Gravina: “Casini ricompatti la Lega di A. Serve autorevolezza!”

Il numero uno della FIGC Gabriele Gravina ha commentato l’elezione di Lorenzo Casini come nuovo presidente della Lega Serie A.

Nella giornata di oggi Lorenzo Casini è stato eletto come nuovo presidente della Lega Serie A. Dopo ben tre fumate nere, oggi si è svolta la quarta assemblea nella quale Casini è stato eletto con undici voti a favore. Come riportato da Calcio e Finanza, le squadre che hanno votato per lui sono state: Empoli, Genoa, Fiorentina, Lazio, Napoli, Salernitana, Sampdoria, Spezia, Udinese, Venezia, Verona. Invece le squadre che erano contrarie alla sua elezione sono state: Atalanta, Bologna, Cagliari, Inter, Juventus, Milan, Roma, Sassuolo, Torino. Il capo di Gabinetto del Ministero della Cultura prende così il posto di Paolo Dal Pino, che si era dimesso il 1 febbraio per motivi familiari.

Lorenzo Casini è pronto ad assumere questo nuovo incarico come Presidente della Lega Serie A. Tra i tanti messaggi di buon augurio c’è quello di Gabriele Gravina, numero uno della FIGC. Ecco il suo messaggio riportato da ANSA: “Buon lavoro al neoeletto presidente Lorenzo Casini. Gli auguro di ricompattare in tempi brevi la Lega Serie A e di esprimere una leadership in grado di rappresentare al meglio, in un’ottica di sistema, gli interessi dei club del massimo campionato. Il calcio italiano ha sfide molto importanti da affrontare, impossibili da vincere senza una Lega di A autorevole e responsabile”.

Non è tardato a giungere nemmeno l’augurio di Giovanni Malagò, numero uno del Coni. Ecco le parole rilasciate durante la presentazione del nuovo progetto sportivo olimpico Uits al salone d'onore del Coni: "È sempre positivo quando c'è un presidente, era qualcosa di indispensabile e in certi versi doveroso. In bocca al lupo, c'è tanto da rifare ma penso che lui lo sappia. I nodi al pettine per le problematiche della Lega li sanno tutti gli appassionati di calcio il suo compito sarà recuperare l'unanimità perché per certe decisioni è indispensabile la compattezza della Lega. È sempre facile a dirsi, più complicato a farsi".