Alessandro Florenzi ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di DAZN al termine di Atalanta-Milan. Sulla partita: “Penso che abbiamo affrontato la partita nel modo corretto. Se ci fossimo stati tutti era più facile, ci mancano giocatori forti. Giocatori importanti per noi. Usciamo dal campo rammaricati per i tre gol e per aver perso la partita che secondo me non meritavamo di perdere. Ero venuto ai microfoni anche dopo la sconfitta con l’Udinese, ho visto due gare differenti. Una in cui siamo mancati anche sotto l’aspetto mentale, di aggressività, tutto quello che questa sera ho visto molto meglio. Poi ovvio che uscire con 0 punti ci dà tanta tristezza. Dobbiamo ripartire come sempre, la fortuna di avere una partita mercoledì anche se siamo pochi al momento è sicuramente una buona cosa”.
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Florenzi: “Rammaricato per il risultato, usciamo con le ossa rotte”
Sul finale senza lucidità mentale: “Un po’ una chiave di lettura in tutte le partite: quando non puoi vincere non devi perdere. Loro hanno trovato un guizzo, abbiamo perso un 1-2 dentro l’area, Muriel fa un gol incredibile che è alla sua portata per le qualità che ha. Usciamo con le ossa rotte ma con grande rammarico perché secondo me meritavamo il pareggio”.
Sul ruolo: “Nella mia testa, che poi è quello che mi dice il mister di fare, l’occupazione degli spazi diventa veramente importante con questo gioco. Accentrandomi tanto lasciavamo spazio magari per Theo per farlo salire, o magari per venendo dentro si svuotava dietro Pasalic o dietro Koopmeiners per l’inserimento del centrocampista. Dipendeva tanto da come venivano a prenderci loro. Non è più centrocampista o difensore ma dipende dagli spazi”.
Sulla classifica: “Io penso che noi abbiamo un obiettivo ben chiaro nella testa da quando ci siamo visti quest’estate: essere competitivi su più fronti. Sappiamo che la partita di mercoledì sarà un dentro fuori: Europa o solo campionato. La classifica la guardo poco fino a marzo. Verso marzo-aprile io personalmente capisco quelle che possono essere le ambizioni della squadra, partendo però con un’ambizione alta da inizio anno”.
Sulla Champions: “La speranza è l’ultima a morire. È una partita da dentro o fuori. Se vinci ti assicuri comunque l’Europa League che è una competizione importante, in cui il Milan può dire la sua qualora ci andassimo”.
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