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Il Milan esulta dopo un gol segnato contro l'Empoli.
Manca sempre meno alla super sfida di domani sera allo stadio Maradona. I padroni di casa affronteranno il Milanin un attesissimo match, fondamentale per la lotta scudetto. In caso di vittoria, una delle due squadre avrebbe l’opportunità di raggiungere la vetta della classifica in solitaria. C’è l’occasione di superare i nerazzurri, che ora sono a 58 punti grazie alla vittoria di ieri sera sui granata. Proprio in occasione di questo big match la Gazzetta dello Sport ha deciso di intervistare Roberto Donadoni.
L’allenatore ha così commentato la gara tra i partenopei e i rossoneri: "In questo periodo al Milan le cose non riescono come prima e ci sta che da un punto di vista psicologico, oltre che fisico, paghi un po’. Ma quando incontri la diretta concorrente, l’aspetto mentale diventa fondamentale".
Sugli allenatori: "Spalletti e Pioli hanno adattato l’interpretazione del sistema - un 4-2-3-1 speculare - alle caratteristiche dei giocatori di cui dispongono. E i risultati gli stanno dando ragione, visto che si giocano una fetta di scudetto in questa partita di domani, anche se poi ci saranno altri dieci turni e le insidie sono sempre dietro l’angolo per tutti".
Su Sandro Tonali:“A me piaceva parecchio, Tonali, sin dai tempi del Brescia. Poi ha pagato il salto di categoria e ci sta. In questa stagione mi ha davvero impressionato per il salto di qualità che ha fatto. Mi ha stupito soprattutto sotto l’aspetto fisico. Ora è molto più potente. E sa farsi trovare in più parti del campo, giocando il pallone con intelligenza. Non voglio fare paragoni ma ora il suo modo di giocare si avvicina a quello di Andrea Pirlo, vale a dire uno dei migliori di sempre nel suo ruolo. E mi auguro possa essere importante anche in Nazionale con Roberto Mancini. La sfida Fabian-Tonali si risolverà soprattutto sull’atteggiamento della squadra, sul baricentro e sulla interpretazione”.
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