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Roberto Donadoni, ex calciatore del Milan
Domenica sera è in programma la sfida tra Milan e Napoli, penultima giornata del girone d’andata. In occasione del big match, ha parlato un grande ex di entrambe le squadre. Intervistato dal Corriere dello Sport, Roberto Donadoni ha detto la sua sul match di San Siro: “Una partita tosta tra due formazioni che hanno delle assenze, ma che sanno quanto possono essere importanti certi appuntamenti per la classifica. Non siamo ancora al giro di boa del campionato, ma gli scontri diretti non sono gare come le altre”.
Il tecnico bergamasco ha avuto esperienze in entrambi i club, ma sono state decisamente diverse tra di loro: “Il Milan è una parte indelebile della mia vita. A Napoli ho avuto troppo poco tempo a disposizione. Il club stava vivendo un momento di transizione e i primi mesi furono complicati perché l’organizzazione non era ancora perfetta come ora. L’esonero fu un dispiacere: mi sembrava di essermi integrato bene e la gente apprezzava il mio lavoro”.
L’allenatore parla di Osihmen: “Il nigeriano fino all’infortunio aveva segnato molto e ha caratteristiche che impongono di giocare in un certo modo. Mi sembra comunque che Mertens stia facendo cose egregie e che la squadra, centrando il secondo posto nel girone di Europa League, abbia dimostrato di saper esprimere anche un calcio “diverso”. Secondo me lotterà fino alla fine per un grande obiettivo”.
Donadoni conclude parlando dei calciatori che più lo hanno colpito: “Ho rivisto il Tonali versione Brescia, ma non avevo dubbi: era chiaro che il primo anno al Milan non avesse espresso il suo potenziale. Barella è già da tempo un grande a livello europeo e deve solo limitare le proteste. Chiesa il nuovo Donadoni? Le sue caratteristiche tecniche sono diverse dalle mie, ma è forte”.
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