Gerard Deulofeu ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Cbssports.com. Tra le altre cose, ha parlato anche del suo periodo al Milan. Ecco le sue dichiarazioni: "Mi sento ora un giocatore esperto anche se sono ancora giovane. La mia carriera fino ad ora è stata influenzata dagli infortuni, ma ora do valore al gioco. Vado al campo di allenamento, mi sto godendo quello che faccio".
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Deulofeu: “Al Milan ero uno dei migliori. Oggi chiederò la maglia a Leao”
L’ex giocatore del Milan ha rilasciato un’intervista, nella quale ha parlato anche del suo passato in rossonero.
Sull’Udinese: "Naturalmente dobbiamo fare meglio nella seconda parte della stagione. Il calcio italiano è cambiato negli ultimi anni, di sicuro. Ora il livello in Serie A è molto migliore rispetto al passato, lo si vede anche in Europa quando giocano contro altre squadre importanti. Significa che stiamo facendo un buon lavoro qui, ogni fine settimana qui è dura".
Su chi lo ha impressionato di più quest’anno: "Il mio compagno di squadra Samardžić di sicuro. Il suo ultimo passaggio è davvero buono. Adoro giocare con lui, anche con Beto che ha già segnato otto gol e Udogie che è un animale sul lato sinistro”.
Sulla sfida di questa sera contro il Milan: “Amo il Milan da quando ci ho giocato nella seconda parte della stagione 2016-17. Sono rimasto impressionato dall'impatto di Rafael Leão in questa stagione e ho intenzione di chiedere la sua maglia quando la giocheremo”.
Sul Milan: “Penso di essere stato il miglior giocatore in quei mesi al Milan. Non sono rimasto perché il Barcellona ha deciso di utilizzare la clausola di riacquisto, ma anche perché il Milan ha cambiato proprietà e gestione allo stesso tempo. Adriano Galliani [ex direttore del Milan] voleva che rimanessi, ma non aveva più potere. La nuova dirigenza non voleva che rimanessi alla fine della stagione e così me ne sono andato. Sono stato uno degli ultimi acquisti di Adriano Galliani nel club in cui è stato in carica per 30 anni. È stato fantastico con me. Fin dal primo giorno, è stato super gentile. Mi ha portato in un ristorante con lui, ad alcuni eventi, abbiamo avuto un buon rapporto. Quel periodo a Milano è stato davvero bello".
Sul Barcellona: "Mi sento così orgoglioso del mio passato a La Masia. È stato un momento fantastico anche se in seguito ho avuto un momento difficile. Pep Guardiola è stato il mio allenatore per un breve periodo e questo mi rende un po' triste. Speravo di avere più tempo per lavorare di più con lui, perché rende tutti i giocatori migliori. È un altro livello. Ma ne ho avuti anche altri importanti per la mia crescita personale come Unai Emery al Siviglia e Roberto Martinez all'Everton".
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