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De Grandis: “Ecco perché il Milan si affida a Leao”

Redazione Il Milanista

Il giornalista ha parlato del periodo del Milan, della forza di Leao e della corsa scudetto. Ecco le sue dichiarazioni.

Il Milanarriva alla prima sosta di campionato del 2022 con alcuni problemi da risolvere. Gli uomini di Pioli sono reduci da una sconfitta e da un pareggio contro la Juve. Nelle ultime prestazioni i rossoneri sono sembrati in calo rispetto all’ottimo girone d’andata. Il timore è quello di vedere il club meneghino fermarsi proprio sul più bello, in questo periodo fondamentale per la corsa scudetto. Le prime due squadre sono sempre lì vicino, ma perdere punti ora potrebbe essere decisivo per la classifica finale.

Proprio del periodo del Milan ha parlato Stefano De Grandis. Intervenuto a Campo Aperto su Sky Sport, il giornalista si è così espresso sui rossoneri: “In questo momento il Milan si affida a Leao perché è quello che strappa e può saltare l’uomo. Perché questo? Per due motivi: il primo è che Brahim Diaz dopo essere stato fantastico nella prima parte del campionato è un po’ scomparso. Non ha una grande costanza e non ha una grande stazza fisica. Dall’altra parte Saelemakers si sta alternando con Messias. Anche Rebic non è nella massima condizione. Credo che la forza del Milan dell’anno scorso siano stati i trequartisti, che non ti davano punti di riferimento. In questo momento quello che più manca in mezzo al campo è Kessiè”.

Il telecronista sportivo ha poi parlato di quale squadra secondo lui è l’anti Inter nella corsa scudetto: “Il Napoli mi convince di più perché ha nella struttura più alternative. Tuttaviaio faccio fatica a pensare come l’Inter possa perdere questo scudetto, è più forte di tutte”.

Conclude parlando del mercato della Juve e del possibile arrivo di Vlahovic, molto discusso in queste ore: “Juve da 8 in pagella se porta Vlahovic, è un colpo fantastico. Mettere in attacco uno come Vlahovic significa rinforzare decisamente la squadra. È rampante, smanioso e affamato. A 22 anni è un centravanti vero. Poteva andare in top club, ma la Juve, anche se non è un top club in Europa, rappresenta un primo scalino vuole sempre crescere. Per questo la Juve fa lo sforzo nonostante problema debitorio”.