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Il Milan esulta dopo un gol segnato contro l'Empoli.
Sulle pagine della Gazzetta dello Sport, il giornalista Alessandro De Calò ha analizzato il periodo del Milan. Secondo il giornalista la squadra rossonera non sta rispondendo ai colpi di mercato effettuati dalle rivali: “Viene da pensare che il vero obiettivo del Milan non sia lo scudetto, ma il mantenimento del livello attuale tra le prime quattro della zona Champions. Fa niente se Pioli continua a valorizzare giocatori che se ne vanno gratis (Kessie e Romagnoli seguono il solco di Donnarumma e Calhanoglu). Non importa se manca il rammendo tra i troppo giovani e i troppo vecchi, la classe media che garantisce stabilità di salute e risultati”.
Il giornalista è poi passato a commentare l’operato della società rossonera. Secondo lui, il vero cambiamento ci sarà quando cambierà la proprietà rossonera: “Piano piano aumentano i ricavi dagli sponsor, è un buon segno ma non basta. Sembra che Elliott voglia soprattutto portare il club in sicurezza per venderlo ricavando il massimo profitto. Normale, è il mestiere dei fondi. Però questo tempo resta sospeso come un limbo. Perché solo quando cambierà la proprietà, comincerà il futuro e sapremo che dimensione potrà avere davvero il Milan”.
Inoltre nei giorni scorsi ai microfoni di SkySport24 aveva rilasciato queste dichiarazioni sulla squadra di Pioli: "Il Milan ha avuto un calo di rendimento nell'ultimo periodo. Per vincere il Milan deve giocare bene e per farlo i suoi giocatori devono stare bene fisicamente e mentalmente. Il Milan ha dei limiti. Diaz sembrava una scelta felice ad inizio stagione, ha grande talento, ma non è un vero numero 10 a mio avviso come lo era Calhanoglu".
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