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Cerruti: “Chi si ricorda più di Kjaer? Ecco cosa penso di Kalulu”

Redazione Il Milanista

Alberto Cerruti ha parlato dell’assenza di Kjaer, egregiamente sostituito dal giovane Kalulu. Ecco le sue parole sul Milan.

Il Milansta disputando una stagione ad altissimi livelli. Il sogno dei rossoneri è quello di conquistare lo scudetto e regalare così questa gioia ai propri tifosi dopo molti anni. Quest’anno infatti gli uomini di Pioli sanno di poter tentare fino all’ultimo di conquistare il titolo, consci delle proprie qualità. I diavoli si trovano attualmente al primo posto in classifica, ma sono inseguiti a poca distanza dalle dirette rivali. I rossoneri sono giunti a questo punto stupendo tutti, anche i più scettici. La formazione rossonera infatti sta lottando per lo scudetto, nonostante i molti infortuni avuti nel corso dei mesi. I tifosi temevano il peggio senza la presenza di Kjaer in campo per tutto l’anno, invece hanno ricevuto una bellissima scoperta.

Proprio del momento del Milan ha parlato Alberto Cerruti. Ecco le dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta dello Sport su Kalulu, che ha sostituito Kjaer egregiamente: “Chi si ricorda più di Kjaer, il totem della difesa del Milan, infortunatosi all’inizio di dicembre e indisponibile per tutta la stagione? Sembrava un’assenza pesantissima, tanto è vero che si parlava con insistenza dell’acquisto di un suo possibile sostituto nel mercato di gennaio. Contrariamente alle previsioni, non è arrivato nessuno. In tanti abbiamo pensato che si trattasse di un’occasione persa, perché dopo il suo kappaò l’Inter era staccata di un punto, senza alcun asterisco in classifica, mentre il Napoli ne aveva uno in più. Non era azzardato, quindi, immaginare che il Milan avrebbe rischiato di allontanarsi definitivamente dallo scudetto”.

Cerruti ha continuato poi ad elogiare il giovane difensore: “Invece, tre mesi abbondanti dopo, Pioli ha ritrovato il primo posto. Senza l’aggiunta dello scomodo aggettivo “virtuale”, grazie al gol del “vice” di Kjaer, il francese Kalulu (tra l’altro più giovane di undici anni).Un doppio “vice”, perché essendo un esterno di ruolo si è dovuto adattare per sostituire l’infortunato Romagnoli, la prima alternativa a Kjaer dopo essere stato scavalcato nelle gerarchie proprio dal danese”.