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Ibra, Leao e Saelemakers
Ospite del tipster Pengwin nel programma KickOFF, Fabio Caressa ha risposto a delle domande sulla Serie A appena conclusasi. Vediamo insieme le sue dichiarazioni sul Milan:
Sull’ottima stagione dei rossoneri e su Leao arma in più: "Leao è stata la vera arma in più del Milan. Un giocatore di quasi un metro e 90 che strappa, ha un fisico assolutamente superiore. Deve ancora limare alcune cose, ogni tanto gioca in ciabatte, gli piace la giocata… è un giocatore che sa di essere forte. Lui, come Vlahovic, deve capire l’importanza della semplicità. Non sempre, questo Allegri lo dice sempre, ogni giocata deve essere decisiva perché sei Vlahovic e sei arrivato alla Juventus".
Il commentato di Sky Sport ha poi continuato: "Ci sono delle giocate che magari sono semplici, come un appoggio all’indietro, e poi risultano decisive nel gioco. Giocare semplice è il passo in avanti del campione: il campione è quello che ha la tecnica di Messi ma fa le cose che fa Messi, cioè ogni tanto fa la giocata semplice e passa all’uomo".
Sul proprio canale YouTube, Caressa ha poi analizzato la stagione dei diavoli: "Il Milan è andato al di là delle previsioni e della sua forza. I giocatori hanno dato più di quello che potevano dare. Ha dimostrato compattezza, gruppo ed è stato esempio di dirigenza".
Pensiero controcorrente invece per quanto riguarda l’apporto diZlatan Ibrahimovic: "In tutta la seconda parte non stava in piedi. Ibra è importante, ha portato al Milan la mentalità per vincere lo scudetto? È un po’ retorico parlare di tutto questo apporto nello spogliatoio, i giocatori non sono mica dei bambini, anche Kjaer se è per questo è stato importante come uomo di esperienza! Chi vince è chi va in campo. Il Milan, secondo me, ha tre nomi quest’anno: Maignan, Tonali e Leao. Loro hanno fatto la differenza".
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