Davide Calabria ha rilasciato una lunga intervista a Milan Tv sul suo passato e sul presente in rossonero: “Io ho un bel rapporto con la città di Milano, mi piace molto la città. Sono originario di Brescia, ma sono acquistato da Milano. È una città che offre tanto. È bellissima: a parte i servizi e la gestione, rimane piccola ed è anche comoda da viverci. La gente è sempre aperta, ci sono tanti turisti e sono tutti coccolati. Si vive sempre molto bene”.
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Calabria: “Meritiamo di tornare ad alti livelli. Ho molte ambizioni”
Davide Calabria ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Milan Tv, dove ha parlato del suo passato e presente in rossonero.
Sulla carriera al Milan: “Sono nel pieno del mio percorso. Ho un’età in cui i prossimi anni saranno quelli più importanti, più decisivi, più nel pieno della carriera, anche se è tutto abbastanza personale. Ho alte ambizioni e aspettative, sia per me che per il Milan: ci meritiamo di tornare ai livelli a cui siamo abituati”.
Sulla prima partita a San Siro: “Sono quasi sicuro che sia stato Milan-Lille di Champions League. Ci sono andato poco, ma perché giocavo nel settore giovanile. Ero nel settore verde, erano quelli costavano meno… Noi facevamo i gradassi. Non pensavo neanche di giocarci come calciatore; ho iniziato a pensarci dai 15-16 anni”.
Sul suo primo ruolo: “Ero un mediano, però più di intelligenza che altro… Giocavamo a 7 e facevo il centrocampista. Sono arrivato al Milan come mediano, poi ho fatto la mezzala in un centrocampo a 3 nel settore giovanile per poi, con gli Allievi di Inzaghi, giocare da terzino sinistro per un anno. È stato molto importante e avevo fatto molto bene a sinistra, quindi l’anno dopo mi ha spostato a destra ed eccomi qua”.
Sull’esordio: “L’ho vissuto bene, bellissimo momento ma non è il mio più bello. Di solito ti danno il contentino per l’esordio, ma io volevo giocare… Non un solo minuto. È l’anno dopo, quando ero in bilico se andare in prestito o rimanere, che ho fatto 2-3 partite e Mihajlovic mi ha detto ‘mi sei piaciuto, devi rimanere qua’. Avevo 18 anni, se ti dice qualcosa Mihajlovic è la strada giusta”.
Sull’ambiente: “Ci tengo. Le piccole cose che possono aiutare ad inquinare meno si devono fare. Anche già la raccolta differenziata è molto importante, così come, per esempio, spegnere l’acqua quando ci si lava. Sono piccoli dettagli, ma se lo facessimo tutti… A Milanello siamo tutti molto educati su questa cosa: si cerca di sprecare il meno possibile. Bisognerebbe insegnarlo nelle scuole, così come l’educazione al rispetto. Bisogna crescere con determinati concetti giusti. Sono al Milan da 15 anni e ho iniziato a capirli sin da piccolo. Il calcio si sta muovendo da questo punto di vista; si vorrebbe fare ancora di più, anche perché succedono cose che reputo assurde. Noi abbiamo il potere di influenzare le persone: è importante dare determinati messaggi”.
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