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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - MAY 22: AC Milan players celebrate after being confirmed as Serie A champions following victory in the Serie A match between US Sassuolo and AC Milan at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on May 22, 2022 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Chris Ricco/Getty Images)
Vital Borkelmans, vice dell’ex Ct del Belgio Marc Wilmots tra il 2012 e il 2016, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport per commentare i giocatori del Belgio che interessano al Milan. Ecco le sue dichiarazioni:
Su Origi: “Nel 2014 Origi segna alla Russia e diventa il più giovane calciatore belga ad aver mai segnato in nazionale. Aveva 17 anni e qualche mese. A fine torneo, concluso ai quarti di finale, veniamo ricevuti al palazzo della regina Mathilde, e lei lo scambiò per Romelu Lukaku. E ovviamente tutti a ridere. Origi è così, un ragazzo d’oro, solare, disponibile. Un gran lavoratore”.
Se è pronto per il Milan: “Assolutamente sì. Mi trovi una punta così abbordabile per costi, età, potenzialità. E poi non sente la pressione, ha sempre segnato gol importanti”.
Sui tanti infortuni: “È vero, ma quando sta bene è decisivo. Se il Liverpool ha vinto la Champions nel 2019 il merito è anche suo. Doppietta al Barcellona, gol in finale contro il Tottenham. Se non sei un top player, soprattutto da un punto di vista mentale, queste cose non le fai”.
Pregi: “Forza fisica e velocità. Quando l’ho visto giocare la prima volta faceva l’esterno a Lilla, e credo che il suo ruolo sia questo. Negli ultimi due anni il vero Origi non si è visto, ma ha sempre avuto una grande forza mentale. Quando si mette in testa una cosa, è quella”.
Difetti: “Non ne ha! A parte gli scherzi, non è mai stato uno da 20 gol a stagione. Del resto per molto tempo ha fatto l’ala offensiva. Nel 2014 lo portammo al Mondiale per l’imprevedibilità e l’estro. Sapevamo che uno così, partendo dalla panchina, avrebbe combinato qualcosa”.
Sull’essere decisivo: “Quando non gioca mette il muso, ma non te lo fa pesare. Pur di giocare un minuto spaccherebbe il mondo. Contro la Russia lo mandammo a scaldare a inizio secondo tempo. Serviva uno che sfruttasse gli spazi. La sua forza più grande. Lo guardai negli occhi e dissi a Wilmots, ‘questo fa gol’. E infatti segnò”.
Se può fare l’esterno: “Per me sì, ma può fare tutti i ruoli offensivi. Ormai fa la punta centrale da diversi anni, Klopp è stato bravo a migliorarlo”.
Se lo sente: “Ogni tanto sì. Conosco il padre, gli auguro il meglio. Il Milan fa un bel colpo. Già lo vedo insieme a Giroud”.
Su De Ketelaere: “Guardi, sfonda una porta aperta… Lo conosco da quando era un bambino. I genitori sono amici, ci sentiamo sempre. Pensi che da piccolo era un talento del tennis, si divideva tra la racchetta e gli scarpini, poi a 16 anni ha scelto la strada giusta. Chi lo prende sta a posto per dieci anni”.
Come gioca: “Lo considero un Totti belga, con le dovute proporzioni. Vede linee di passaggio che altri non vedono, ha una tecnica da 10 e lode, e poi nell’ultimo anno ha imparato a segnare. Con il Brugge ha giocato da falso 9 segnando quasi 20 gol”.
Su Saelemaekers: “All’Anderlecht giocava terzino destro, Pioli l’ha migliorato molto. Con De Ketelaere, però, il Milan farebbe un salto di qualità”.
De Ketelaere e Origi insieme: “Beh, che dire? Una coppia d’oro”.
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