Demetrio Albertini ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. L’ex centrocampista ha parlato del Milan, del mercato e dello scudetto.
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Albertini: “Botman ideale per il Milan. Adli subito e a giugno…”
L’ex centrocampista ha rilasciato un’intervista sul Milan, sul mercato di gennaio e sulla lotta scudetto. Ecco le sue dichiarazioni.
Botman nome giusto per la difesa?: “Io credo proprio di sì. Arriva da una scuola, quella dell’Ajax, che forma difensori capaci sia di marcare che di costruire. Il Milan ha un gioco molto intenzionale, propositivo e organizzato: a Pioli servono difensori compatibili con questo sistema e Botman è uno di questi”.
Sul centrocampo rossonero: “Tonali è cresciuto molto ed è una garanzia, ma andrà valutato l’andamento di Bakayoko”.
Sul rendimento deludente del francese: “Quando si passa da un allenatore all’altro cambia tantissimo. Forse, per caratteristiche tecniche, Bakayoko è meno adatto alla filosofia di Pioli. Detto questo, penso che il tecnico debba puntare su di lui alla ripresa: con più fiducia e continuità potrebbero crescere le sue motivazioni”.
Su Adli: “Adli mi incuriosisce tantissimo. Se c’è margine di manovra con il Bordeaux, spero che il Milan lo faccia arrivare adesso. Sarebbe la soluzione ideale rispetto a quanto dicevo prima: è giovane, è già tuo, deve maturare e imparare a farsi strada ad alto livello. E sa giostrare tra tante posizioni, con Pioli giocatori così ingranano presto”.
Renato Sanches può sostituire Kessie?: “E’ giovane, ma ha già molta esperienza tra club e nazionale. È un regista atipico moderno, tecnicamente molto dotato. Anche lui adatto al modello Pioli. Sostituire Kessie, però, sarebbe dura per chiunque”.
Per l’attacco: “Mi concentrerei sul mercato di giugno, va individuato e acquistato l’erede di Ibrahimovic. Mi piacerebbe una punta alla Vlahovic, giovane e da 20 gol a stagione. Confesso che un po’ mi spiace non vedere il Milan accostato a giocatori di questo tipo”.
Sullo scudetto: “Rinforzi o meno, questo Milan può vincere lo scudetto anche così com’è, perché ha creato una filosofia che è la sua forza e che gli permette di stare in alto da due stagioni”.
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