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Il pallone della Serie A 2021/22
La pandemia portata dal Covid-19 ha avuto ricadute inevitabili anche nel mondo del calcio. Soltanto 'pochi eletti' possono ancora permettersi grandi investimenti senza tenere in conto il bilancio e grandi club sono costretti a dover fare sacrifici. Ogni riferimento a Manchester City, Paris Saint-Germain e Barcellona è assolutamente voluto e di conseguenza non casuale. E proprio per dare un assetto più sostenibile all'azienda calcio la Uefa presenterà oggi a Nyon la sua riforma sul Fair Play Finanziario. Riforma che sarà rivolta a tutte le componenti del mondo del calcio: Eca, Leghe, Fifpro, Federazioni, tifosi e agenti.
Un Fair Play Finanziario più leggero rispetto a quello conosciuto, come riporta il Corriere della Sera. Dovrebbe essere abolito l’obbligo del pareggio di bilancio, per mettere in piedi questo sistema però si dovrà riaprire a i contributi, cioè gli azionisti dei club potranno versare capitali freschi, soldi, che serviranno a mettere in ordine i conti delle società di calcio. Una scelta praticamente inevitabile in questo momento così complicato per tante squadre, anche quelle più importanti.
Una novità che dovrebbe essere approvata, senza troppi intoppi, perché dovrebbe favorire l'ingresso di nuovi soci, oltre a dover portare ossigeno nelle casse dei club. Discorso completamente diverso invece per quello che riguarda l'introduzione di un tetto salariale e la Luxury Tax. L'idea della Uefa è quella di un monte ingaggi tra 65 e il 70 per cento dei ricavi, con due diverse condizioni vincolanti. Il 'tetto' riguarderà il monte ingaggi complessivo, e non quello di un solo calciatore e dovrà essere uniformato a tutti i paesi. Scelta presa per provare a non creare ulteriore disparità. Novità sono attese nelle prossime ore e nei prossimi giorni.
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