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Ibra in conferenza: “Lascerò il calcio. Il Milan mi ha dato amore e felicità”

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Questa sera alle ore 21:00 è andata in scena l'ultima giornata di campionato tra il Milan di Stefano Pioli e l'Hellas Verona di Zaffaroni.
Redazione Il Milanista

Questa sera alle ore 21:00 è andata in scena l'ultima giornata di campionato tra il Milandi Stefano Pioli e l'Hellas Verona di Zaffaroni. La gara è terminata 3-1 a favore dei rossoneri che terminano la stagione al quarto posto in classifica. E' stata una partita delicatissima per i padroni di casa, che hanno reso omaggio a ZlatanIbrahimovic, il quale dopo anni lascerà i diavoli. Scopriamo insieme le parole di Ibrahimovic ai microfoni di DAZN.

"Lascerò il calcio. Quando ho parlato con la società ho solo detto di fare qualcosa di speciale, ma non sapevano la decisione sul mio futuro. Grazie a tutti, da domani sono un uomo libero da questo mondo, è stata una carriera lunga, sono orgoglioso e felice che sia durata così a lungo. Oggi è l'ultima giornata da professionista, voglio ringraziare il Milan e tutte le squadre dove ho giocato.

"Da quando mi sono svegliato pioveva, ho detto pure Dio è triste. Poi la mia famiglia mi ha detto perchè non parli?. Non volevo dirlo a nessuno, perchè volevo che lo sapessero tutti insieme. Emozioni fortissime, sembravo uno zombie, non scherzavo e non parlavo. Ho fatto questo per tutta la mia vita, il calcio mi ha fatto diventare uomo e mi ha fatto conoscere persone che non avrei mai conosciuto. Ho viaggiato per tutto il mondo. Con il Milan c'è troppa emozione. La prima volta mi ha dato felicità e la seconda amore. Poi ciò che è successo gli ultimi anni: dentro e fuori...ed abbiamo vinto. Sono superman, ma ho un grande cuore".

PAURE PER IL FUTURO?: "Siamo tutti programmati per vivere così. Sappiamo sempre cosa fare. Il panico è svegliarsi e non sapere cosa fare. Non ho un programma da seguire, normalmente mangio con la squadra e mi alleno con loro. Lo spogliatoio è una casa per noi. Sarà un altro mondo. Ora sono pronto e lo accetto".

QUANDO HAI DECISO?: "Ho deciso gli ultimi 10 giorni che ho detto basta. Dovevo finire bene. Non potevo essere in campo ma non potevo, sarà un ricordo per tutta la vita. La macchina per andare a Milanello metto "start" e va da sola, mentre ora non più. Sono venuto al Milan come un pilota per guidare questa squadra. Quando ero in America non avrei pensato di tornare in Europa. Mino mi ha detto devi smettere in Europa. Ho una mentalità che voglio sempre crescere ed andare avanti, mi mancherò la strada per Milanello.. verrò a salutare la squadra".

NEL CALCIO NON DA CALCIATORE: "Per il momento voglio godermi ciò che ho fatto. Non è giusto prendere decisioni così in fretta, ci sono troppe emozioni che passano dentro di me. Voglio riflettere di ciò che ho fatto e poi quando si calmerà la situazione vedremo. Essere direttore è una responsabilità, devi essere più limitato. Non posso venire con il Ferrari in allenamento, o forse Ibra può. Lascio il campo, non il calcio in generale. Ma se entro devo fare la scala da zero e crescere".

CI SONO STATE OFFERTE, COSA TI HA SPINTO A LASCIARE?: "Quando accetti la situazione, ma deve arrivare da me. Tanti consigli degli altri, ma alla fine doveva arrivare da me. Sono arrivate offerte, ma non erano interessante, perchè se uno ha deciso di non continuare non gli interessano più".