Sullo Scudetto rossonero c'è il forte contributo di Zlatan Ibrahimovic, che ha aggiunto un altro titolo alla sua lunga serie di successi. Il campione svedese ha giocato poco quest'anno, complici i tanti infortuni e la tenerà età che segna 40 sul suo documento. Il suo valore va oltre l'impatto che può ancora offrire sul terreno di gioco, dove comunque ha fatto registrare 8 gol e 3 assist. La caratteristica straordinaria che contraddistingue il campione in maglia numero 11 è la sua mentalità, la sua presenza ha dato tanto a tutto l'ambiente. Non è un caso che nell'ultimo scudetto vinto dal Milan, undici anni fa, c'era lui in quella squadra.
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Milan, l’emozionante discorso di Ibrahimovic a fine partita [VIDEO]
Il campione svedese ha chiamato a raccolta i suoi compagni dopo la vittoria dello Scudetto. Ecco cos'ha detto alla squadra.
Quando è ritornato al Milan aveva detto di voler riportare il Diavolo sul gradino più alto del podio in campionato e in pochi gli hanno creduto. Considerato il momento da cui veniva il Milan, sembrava una dichiarazione figlia solo dell'ego dello svedese, più che un obiettivo raggiungibile. Il suo futuro balla ancora tra un rinnovo per un'altra stagione e l'addio al calcio giocato, ma per ora si gode il meritato successo, da protagonista. La sua leadership è stata filmata dai profili social del Milan che ha postato in rete il suo emozionante discorso al termine della gara contro il Sassuolo. Il centravanti rossonero ha riunito tutti i suoi compagni nello spogliatoio dopo la vittoria del titolo. Prima di aprire il discorso, ha anche rassicurato tutti sul fatto che non sembra intenzionato a lasciare il calcio. "Tranquilli ragazzi non smetto, non è unaddio". Ecco cosa ha detto poi alla squadra:
"Quando abbiamo iniziato il primo giorno, quando sono arrivato io, non tanti hanno creduto in noi. Quando abbiamo capito di fare sacrificio, soffrire, credere e lavorare... quando questo momento è entrato siamo diventati un gruppo, e così è possibile fare queste cose che abbiamo fatto. Oggi siamo campioni d'Italia, voglio ringraziare i giocatori e, parlo a nome di tutti, vogliamo ringraziare anche Paolo, Ricky e Ivan. Non è stato facile, ma abbiamo lottato come un gruppo. All'inizio nessuno credeva in noi e con queste parole siamo diventati più forti. Sono molto orgoglioso di tutti voi. Ora, però, fatemi un favore: festeggiate come campioni perché Milano non è Milan, ma Italia è Milan".
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