“Un 10 protagonista degli anni '10. Keisuke Honda è il primo - e finora unico - giocatore nella storia del calcio giapponese ad andare a segno in tre edizioni consecutive dei Mondiali di calcio, tutte disputatesi in un decennio in cui il nativo di Settsu è stato protagonista a livello internazionale, ad esempio diventando il primo giocatore del Giappone nella storia del Milan. Buona parte dell'eredità calcistica di Honda, quindi, è legata alla nazionale nipponica, di cui è il quarto marcatore storico con 37 gol (in Top 10 anche per le presenze, 9° a quota 98) e con la quale ha conquistato la Coppa d'Asia 2011. Il Mondiale 2010 rappresentava, per Honda, la prima grande manifestazione internazionale in carriera; un torneo che arrivava dopo essersi messo in luce in Europa con il VVV-Venlo e con il CSKA Mosca”.
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Vi ricordate Keisuke Honda? Era dal 2006 che non saltava un Mondiale…
Il Mondiale del 2010
—“In Sudafrica il CT Okada puntò su Honda come atipico "Falso Nueve", in un'epoca in cui questo ruolo era meno in voga rispetto al calcio odierno e in un reparto integrato anche dal giovane del Catania Morimoto e da Okazaki, qualche anno dopo campione in Premier League con il Leicester. Keisuke impiegò soltanto 39' per ripagare nel migliore dei modi la fiducia del suo allenatore, realizzando il gol decisivo per un 1-0 storico contro il Camerun. Il successo nel pomeriggio di Bloemfontein, infatti, rappresentava per il Giappone il primo ottenuto su suolo straniero ai Mondiali, dal momento che le uniche vittorie erano arrivate nell'edizione 2002 da paese ospitante. Tre punti che lanciarono il Giappone verso un passaggio del turno sigillato, giorni dopo, dal successo per 3-1 sulla Danimarca con Honda nuovamente a segno. Il sogno nipponico si fermò agli Ottavi di finale e ai calci di rigore contro il Paraguay, dove non bastò il tiro dal dischetto segnato da Keisuke”.
Quello del 2014
—“Più avara di soddisfazioni - nonostante il gol segnato alla Costa d'Avorio - l'esperienza nel Mondiale 2014 in Brasile, arrivata nel pieno della parentesi rossonera di Honda, dopo i primi sei mesi con la squadra guidata da Allegri e Seedorf. La spedizione in Sudamerica, infatti, si chiuse con due sconfitte (oltre a quella con gli ivoriani un pesante 1-4 contro la Colombia) e un anonimo 0-0 contro la Grecia”.
Infine il 2018
—“Ai tempi di Russia 2018, invece, la parabola rossonera di Keisuke si era già chiusa (in totale 92 presenze e 11 gol) e a 32 anni era lecito immaginare che il suo terzo mondiale potesse anche essere l'ultimo. Honda era già diventato il miglior marcatore nipponico ai Mondiali, record ritoccato in occasione del gol del 2-2 contro il Senegal. Anche in Russia, però, il Giappone non riuscì a rompere il tabù Ottavi di finale: nonostante un momentaneo vantaggio di 2-0, infatti, il Belgio rimontò per imporsi 3-2 in una delle partite più spettacolari di quella edizione”.
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