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Helveg: “Scudetto? Strada lunga. Kjaer ha trovato la sua strada al Milan”

Redazione Il Milanista

Ecco le parole dell'ex difensore rossonero Thomas Helveg ai microfoni del canale Twitch del Milan

Al canale Twitch del Milan è intervenuto l'ex rossonero Thomas Helveg. Ecco le sue parole:

SU STEFANO PIOLI - "Pioli deve essere uno simpatico. Ho avuto il piacere di salutarlo alla festa dei 120 anni del Milan e mi ha dato subito l'impressione di essere una persona a posto: simpatica, umile e non è facile guidando il Milan. Deve avere le palle per guidare il Milan: ci sono sempre situazioni in cui non è semplice e con tutti questi campioni in squadra c'è bisogno di una guida con una mano forte, che non trema. Nel calcio di oggi poi bisogna avere un rapporto amichevole con i ragazzi. Quello che vedo io da lontano è che Pioli stia facendo tutto benissimo".

SU THEO HERNANDEZ - "Theo mi piace da morire. È uno che porta la grinta in campo, spinge, non molla mai e dà l'anima per la squadra. Magari ogni tanto va oltre la linea, ma lo facevo anche io ogni tanto e problemi non ce ne sono... Con Leao mi piace tantissimo vederli in campo".

SU SANDRO TONALI - "Tonali è cresciuto, è importantissimo per la squadra. Mi piace molto. Ha grinta, voglia di vincere, ma sa anche vedere bene la partita; tecnicamente è forte, ci sa fare: è un ragazzo e un giocatore molto buono".

SULLA POSSIBILITA' DI VINCERE LO SCUDETTO - "Speriamo bene. Siamo a metà febbraio e la strada è ancora lunghissima, ma io sono ottimista. Anche io dalla Danimarca mi carico per questo Milan... Ci sono tante partite da superare e da vincere. Quando vedo la classifica penso a quanta differenza possano fare vincere partite in fila: la prossima è sempre la partita più importante. Quando giocai io a Salerno fu una partita dura... Ci sono posti in cui si fatica di brutto: a Salerno non fu facile e non sarà facile".

SU SIMON KJAER -  "Sono molto diviso su di lui. Anni fa non ero molto convinto sulle sue qualità, ma da quando è arrivato al Milan ho visto un altro giocatore. Finalmente ha trovato la sua squadra, una pace dentro di sé, gioca con facilità e tranquillità ed è un piacere vederlo. Oggi come oggi dico che Simon è uno dei giocatori più importanti per la Danimarca e per il Milan; è un grandissimo leader".