Thomas Helveg, ex difensore di Milan e Inter, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di 'Tuttosport' dove ha parlato dello Scudetto vinto con i Diavoli. Vediamo insieme le parole.
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Helveg: “Milan e Inter, stesso livello. Ma i rossoneri hanno fame”
Thomas Helveg, ex difensore di Milan e Inter, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di 'Tuttosport'.
Sulla Serie A 2021-2022: "La strada è ancora lunga, il campionato è molto interessante. Credo che alla fine lo scudetto finirà a Milano. Non so se lo vincerà l’Inter o il Milan, ma di certo sarà una bella lotta, in cui potrebbe inserirsi anche il Napoli, anche se vedo i partenopei un po’ più staccati. Credo che si deciderà tutto nelle ultime giornate, se non addirittura all’ultima".
Helveg sul Milan avvantaggiato perché non gioca le coppe: "Certamente, puoi essere concentrato al 100% solo sul campionato, oltre che preparare le partite tranquillamente, senza avere 'distrazioni europee'. Diciamo che sulla carta non hai 'ulteriori disturbi' o meglio, che questi possano riguardare solo i tuoi rivali. Da questo punto di vista l'avere meno impegni porta dei benefici".
Sulla Serie A 1998-1999: "Il poter preparare solo una partita a settimana fu importante. Alberto Zaccheroni era appena arrivato come allenatore. Il tecnico praticava un suo gioco e noi abbiamo dovuto imparare a capire cosa volesse. Piano, piano siamo migliorati. E alla fine giocavamo a memoria. La nostra rosa era composta anche da grandi campioni. E pure questo fece la differenza. Capimmo che il momento del grande successo si trovava dietro l’angolo. Vincemmo una, due, tre partite: ci convincemmo che valesse davvero la pena crederci. E i nostri sforzi vennero ripagati".
Sul finale di stagione nel 1999: "Sono passati tanti anni ed il calcio è cambiato. Il mio ricordo del nostro Scudetto è che da un momento all'altro abbiamo trovato questo 'circolo positivo'. Nessuno si aspettava che vincessimo le ultime sette gare, ma fu così. Sarà pure noioso dirlo, ma noi giocavamo match dopo match. Con il mantra 'la prossima è la partita più importante'. Affrontammo in questo modo il finale del campionato e risultò decisivo. Ci trovammo al primo posto con l'ultima gara da vincere per essere campioni. Credo che pure per la stagione attuale possa essere lo stesso".
Helveg sul Milan di Pioli che può vincere il titolo: "Già l'anno scorso erano arrivati forti segnali positivi, quest'anno è quello della conferma, dell'avere una squadra che può competere per lo Scudetto. Forse una vittoria finale dei rossoneri sarebbe una sorpresa, io me lo auguro, sarebbe davvero molto bello, sono anni che il Diavolo non festeggia un trofeo".
Helveg su chi gli piace nel Milan di oggi: "Nelle fila dei rossoneri militano alcuni campioni, giocatori che fanno la differenza. Mi aspettavo di vedere un Rafael Leão così, mentre uno che mi ha sorpreso è Olivier Giroud. Il francese prima faceva fatica ad arrivare in porta, mentre ultimamente ha dimostrato di essere uno che può decidere le gare. Con la mancanza di Zlatan Ibrahimović, avere un Giroud così, non è mica male".
Helveg su chi è più forte tra Milan e Inter: "Difficile dirlo, direi che sono sullo stesso livello. L'Inter ha conquistato il campionato nell'ultima stagione, significa che mentalmente sa cosa ci voglia per ripetersi. Vincere porta a vincere: la testa può essere fondamentale. Attenzione, però, alla fame del Milan: quella potrebbe fare la differenza".
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