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MILANO - Jens-Petter Hauge è arrivato al Milan durante il mercato estivo. La dirigenza rossonera lo seguiva, ma dopo averlo affrontato con il Bodo/Glimt, nei preliminari di Europa League, ha deciso di rompere gli indugi e ingaggiarlo. Un'affare condotto in maniera celebre battendo le altre pretendenti.
Nonostante i pochi minuti giocati, Haugeha sempre mostrato il suo talento: 797 minuti distribuiti in 23 partite, tra tutte le competizioni, che gli hanno permesso di segnare 5 reti. L'ultima contro la Samp. Un gol importantissimo per il classe '99 che, da subentrato, ha salvato il club di via Aldo Rossi dalla sconfitta in casa contro la Sampdoria di Claudio Ranieri. I doriani erano passati in vantaggio grazie alla rete di Fabio Quagliarella, abile a sfruttare l'errore, uno dei pochi, di Theo Hernandez. E chissà che contro il Parma, Stefano Pioli non possa mandarlo in campo dal primo minuto.
Hauge, nella giornata di oggi, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di SportMediaset. Ecco le sue parole:
Sul suo apporto alla squadra: "Vorrei dare il mio contributo alla squadra e fare anche gol. C'è ancora spazio per migliorare e per questo continuerò a lavorare duramente".
Su Ibra: "E' un grande, abbiamo passato dei bei momenti insieme. Al mio arrivo mi ha detto di impegnarmi e di godermela perché il Milan è un club con una storia importante. Mi ha detto di lavorare duramente e di inserirmi bene nel gruppo".
Su Haaland: "Abbiamo parlato tanto, ci conosciamo molto bene. C'erano tanti club che erano interessati a me. Io gli ho parlato del Milan e lui me l'ha consigliato. Mi ha detto che sarebbe stata dura, ma che mi sarei trovato bene".
Sul possibile arrivo di Haaland in Italia in futuro: "Penso che abbia tutte le qualità per giocare in Italia, si troverebbe molto bene qui perchè è molto forte e veloce".
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