L'italo-marocchino era considerato un astro nascente: il Milan lo strappò alla concorrenza, poi il giro dell'Europa senza successo. Oggi è svincolato. Un talento raro quanto inespresso. Uno dei gioiellini più chiacchierati d'Europa per le sue doti straordinarie, ma mai esploso nel grande calcio. Correva l'anno 2012 quando il centrocampista offensivo iniziava la sua ascesa nel mondo del calcio. Nato a Reggio Emilia da genitori marocchini, Mastour incanta all'età di 14 anni nel vivaio della Reggiana, attirando le attenzioni di scout di club italiani e non solo.
news milan
Mastour, da crack mondiale fino ai campi di Serie C
Nonostante la giovane età e un fisico gracile, le qualità tecniche non passano inosservate, lasciando a bocca aperta gli addetti ai lavori. Difficile trovare quelle doti, unite a velocità e visione di gioco, in un ragazzo di quell'età. Il nome di Mastour inizia a circolare con insistenza. A Reggio Emilia iniziano ad arrivare osservatori dei club più importanti d'Europa - dal Barcellona all'Inter, passando per la Juve e il Manchester United - per ammirare da vicino le sue caratteristiche.
Intanto Hachim entra nel giro delle nazionali giovanili dell'Italia, pur sognando in cuor suo di vestire un giorno la maglia del Marocco, la sua nazione d'origine.
Gli interessamenti per il classe 1998 si tramutano ben presto in proposte ufficiali presentate alla Reggiana, che si ritrova tra le mani un gioiello di grande valore.
A sorpresa a spuntarla è il Milan, che decide di chiudere l'operazione: il blitz di Adriano Galliani è decisivo e il 28 ottobre 2012 Mastour firma il contratto con i rossoneri, che versano nelle casse del club emiliano 500 mila euro per battere la concorrenza.
All'età di 14 anni, Hachim dovrebbe essere giocare nei Giovanissimi, ma le sue doti incredibili convincono lo staff rossonero ad aggregarlo subito agli Allievi Nazionali, dividendosi tra U15 e U16. Mastour gioca con ragazzi più grandi di due anni ma la qualità tecnica superiore annulla il gap anagrafico.
L'esordio è indimenticabile: contro l'Albinoleffe Mastour realizza una doppietta - di cui un goal con il pallonetto dopo essersi liberato dalla marcatura di avversari alzandosi la palla -, oltre ad una serie di giocate incredibili. Un trend positivo che continua nella prima stagione con la maglia del Milan, con goal, assist e numeri che ben presto gli assicurano l'etichetta di 'fenomeno' a livello mondiale.
Il nome di Mastour continua ad essere sulla bocca di tutti. Il Milan se lo gode, mentre per le altre aumenta il rimpianto. Il 'Guardian' lo inserisce nella lista dei migliori 50 classe 1998 del mondo, insieme a calciatori del calibro di Pulisic, Dani Olmo e Odegaard, mentre l'italo-marocchino viene ingaggiato come testimonial da Nike e Red Bull, che organizza una sfida freestyle con Neymar.
Ma proprio sul più bello, quando sta per fare il grande salto tra i professionisti, Hachim Mastour fallisce l'appuntamento. Il Milan decide di cederlo in prestito al Malaga, in Spagna, per fargli accumulare minutaggio e farlo crescere.
In vista dell'estate 2016/2017, il Milan decide di cambiare destinazione: per Mastour c'è l'Olanda e lo Zwolle. Successivamente un club greco, fino alla Serie C.
Ad oggi l'ex crack mondiale è svincolato ed ancora non riesce a trovare una squadra in cui militare. Il calcio è stato severo con lui, da promessa mondiale a grande bluff.
© RIPRODUZIONE RISERVATA