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Guardiola: “Ammiravo il Milan di Capello e Sacchi, ma poi il ciclo è finito”

Redazione Il Milanista

Ecco le parole del tecnico del Manchester City Pep Guardiola in conferenza stampa dopo la vittoria per 4 a 1 nel derby contro lo United

Dopo la vittoria per 4 a 1 nel derby di Manchester, Pep Guardiola si gode la testa della classifica della Premier League. Al termine della stracittadina l'ex allenatore del Barcellona e del Bayern Monaco è intervenuto in conferenza stampa affermando come i suoi giocatori debbano, sempre, giocare seguendo i suoi dettami tattici dando, così, continuità al proprio percorso senza esaltarsi per le prestazioni.

Ecco le sue parole: “Sono un tecnico sempre esigente, ma conosco i miei limiti così come quelli dei miei calciatori. Qui si pensa che il City deve vincere e giocare bene perché è…il City! Se non vinciano 7 trofei in stagione è un fallimento. Ma non funziona così. Sono critico, ma quando giochiamo bene giochiamo bene. E oggi, nel secondo tempo, abbiamo veramente giocato bene”.

Il tecnico poi ha fatto un paragone che poco farà felici i tifosi rossoneri: “Ricordo il Milan di Sacchi e Capello, da giovane li ammiravo perché giocavano un calcio moderno e vincevano la Champions League spesso. Poi il ciclo è finito per 8-9 anni non hanno vinto più nulla, il Milan neanche ha partecipato alla competizione. Dobbiamo evitare di fare la stessa fine. La forza di una squadra si basa su stabilità e continuità, restare sempre al top senza esaltazioni o critiche feroci”.

Non si può dare torto alle parole del tecnico catalano visto che il Milan è stata una delle squadre più vincenti dell'ultimo decennio per poi vivere una vere e propria decaduta, che nel caso del club di via Aldo Rossi è coinciso con i problemi di Fininvest che hanno portato Berlusconi a cedere il club, la cui gestione (Mr Li) è stata davvero tragica. Ma ora con Elliott la musica sta cambiando.