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Sordo: “Il Milan non può più perdere punti per strada”

Calabria a contrasto con Belotti in un Milan-Torino della passata stagione

In esclusiva su Toro News le parole di Gianluca Sordo che ha vestito le maglie di Torino e Milan, prossime avversarie in campionato.

Redazione Il Milanista

In esclusiva su Toro News le parole dell’ex centrocampista Gianluca Sordo che ha vestito le maglie di Torino e Milan, prossime avversarie in campionato.

La guida era Emiliano Mondonico. Pochi giorni fa è stato ricordato per i quattro anni dalla sua scomparsa. Che allenatore è stato?

Costruì un grande gruppo grazie alla società che acquistò giocatori importanti e fece crescere talenti cristallini, come Lentini. Eravamo un gruppo di giocatori grintosi e forti. Il mister ci mise del suo. Costruì un gruppo solido, di amici. Mondonico preparava benissimo le partite durante la settimana. Come allenatore non gli si può dire proprio nulla”.

Al Milan, invece, poche partite...

“Sì, diciamo che fu un’esperienza positiva e negativa allo stesso tempo. Positiva perché ebbi la fortuna di entrare in una squadra infarcita di campioni. Ho avuto, ad esempio, la fortuna di allenarmi e giocare con Roberto Baggio. Negativa perché trovai poco spazio. Probabilmente, con il senno del poi, a trent’anni di distanza, non ripeterei la scelta. Probabilmente la scelta migliore era rimanere in una piazza medio-alta come il Torino, senza andare in una big come il Milan. Forse sono stato mal consigliato, ma francamente a 24 anni la chiamata del Milan era difficile da declinare”.

Dal Torino-Milan di domenica sera cosa si attende?

“Mi attendo che il Torino metta in difficoltà anche il Milan. Ha già dato grattacapi all’Inter, alla Juventus e alle altre grandi. Il Milan non può più perdere punti per strada. Ormai siamo dentro la volata finale. Il Toro deve provare a ottenere il miglior piazzamento possibile in classifica perché il Toro è il Toro e non può navigare, quando va bene, tra il decimo e l’undicesimo posto in classifica. Il club granata merita di lottare sempre per l’Europa League, in primo luogo per il seguito che ha e per l’amore dei suoi tifosi. L’obiettivo dev’essere trovare più continuità e più costanza di rendimento”.