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George Weah: “Amavo la Juve, ma con il Milan ho fatto il mio dovere”

George Weah in azione con la maglia del Milan
George Weah ha parlato ieri nel corso della premiazione per il Pallone D'Oro, assegnato a Rodri. L'ex rossonero ha affrontato diversi temi
Stefania Palminteri Redattore 

George Weah ha parlato ieri nel corso della premiazione per il Pallone D'Oro, assegnato a Rodri. L'ex rossonero ha affrontato diversi temi, scopriamoli insieme.

Weah ha parlato brevemente dal palco prima della premiazione, ripercorrendo anche in parte la sua carriera: "Sono arrivato da un piccolo ghetto all'Europa, raggiungendo certi livelli. Voglio ringraziare tutti i miei allenatori, mi hanno reso quello che sono diventato. Poter vincere il Pallone d'Oro venendo da dove vengo era inimmaginabile. Nel nostro paese (Liberia, ndr) è stato uno strumento di promozione della pace".

E ancora: "Riuscire ad affermarsi qui arrivando dall'Africa è stato molto difficile, ho fronteggiato difensori straordinari. Lavoravo per diventare uno dei migliori in Europa. Il calcio era la mia vita e lo è ancora, io gioco perché solo il calcio mi rende felice. Se ho difficoltà sul lavoro torno a casa e guardo le partite". Quindi gli viene chiesto chi gli piaccia nel panorama attuale: "Kane mi piace, è un attaccante forte e intelligente. Mi piace tanto". E poi tempo di confessare le sue passioni calcistiche: "Sapete della Juventus e del Tottenham, ma anche se amavo il bianconero ho fatto il mio dovere col Milan! Adoravo Platini e sono felice che mio figlio giochi per la Juve"