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Adriano Galliani, ex a.d. del Milan
Adriano Galliani, grande ex della sfida di stasera tra Monza e Milan, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta Sportiva in merito al suo rapporto con Zlatan Ibrahimovic. L'ex ad rossonero è tornato a parlare anche dell'estate 2012 quando il Milan decise di cedere lo svedese al PSG: "Nell’estate 2012 Ibra voleva restare al Milan e io lo confortai. Gli dissi che sarebbe rimasto, brindammo a casa mia con una bottiglia di Dom Pérignon. C’era anche Mino che come al solito aveva già capito tutto: 'Tra due mesi ti vende'. Successe solo perché le circostanze non permisero altro. Non mi parlò per due anni, rapporti totalmente interrotti. Pensava lo avessi tradito e non lo accettava. Voleva rimanere al Milan e fu il mio secondo grande rimpianto".
"Come abbiamo ricucito? Per il motivo che dicevo prima. Ibra è un uomo leale, trasparente anche quando si incazza. E il suo amore per il Milan era troppo grande. Oggi ci sentiamo, messaggiamo, non ha smesso di chiamarmi 'capo'. Prima della partita staremo insieme io, lui e il presidente Scaroni in una saletta dello stadio: cena con risotto monzese e ossobuco, sul menù ci siamo trovati a metà strada".
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