Il Milan è davvero a un passo dall'ingaggiare Alessandro Florenzi dalla Roma. Ma perché la dirigenza rossonera ha virato con forza sul terzino azzurro lasciando perdere Diogo Dalot e Odriozola?
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Florenzi, un jolly in più per Pioli
Il Milan è a un passo da Alessandro Florenzi. Ecco perché Maldini e Massara hanno puntato il jolly della Roma
In primis non bisogna dimenticare le difficoltà che il management rossonero ha dovuto affrontare per i giocatori di Manchester United e Real Madrid. I due terzini sono in uscita dai rispettivi club, ma né quello inglese né quello spagnolo erano disposti a cedere i loro gioielli in prestito con diritto di riscatto. Per questo Maldini e Massara hanno deciso di puntare su un terzo profilo.
Alessandro Florenzi a gennaio 2020 ha lasciato la Roma per approdare (sempre in prestito) al Valencia e a settembre dello stesso anno è passato al PSG. Un'annata storta per i transalpini: prima l'uscita dalla Champions League in semifinale per mano del Manchester City, poi la mancata vittoria della Ligue 1. E nonostante il diritto di riscatto a 11 milioni Leonardo ha rimando il numero 24 a Roma.
Nella capitale Florenzi però è visto come un'esubero. Un peso di cui liberarsi il prima possibile, soprattutto per l'alto ingaggio percepito.
Durante l'Europeo Florenzi, che ha giocato poche partite per via dell'infortunio, ha dimostrato di essere ancora un giocatore importante. Ma quel che più piace al management di via Aldo Rossi è la duttilità del classe '91. L'ex PSG e Valencia, infatti, è capace di giocare sia da terzino destro che sinistro, ma anche da esterno di centrocampo che d'attacco. Un vero jolly per Pioli che si ritrova nelle mani un giocatore capace di svolgere molti ruoli. E questa caratteristica permette a Florenzi di non essere solo l'alternativa di Davide Calabria ma anche di Alexis Saelemaekers o di Leao (o Rebic).
Le cifre dell'affare non sono ancora note. Quel che si sa è che l'ex capitano della Roma si trasferirà al Milan (terza maglia italiana dopo quella dei giallorossi e del Crotone) in prestito con diritto di riscatto che diventerà obbligo in base agli obiettivi raggiunti.
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