Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio 'Elastici', il match analyst Stefano Ferrè ha parlato di Milan analizzando in maniera accurata la prestazione di Francesco Camarda a Cagliari:
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Ferrè: “Quello di Camarda non è stato un esordio timido. Sul Milan…”
"Quello di Camarda non è stato assolutamente un esordio timido, anche perché ha toccato 32 palloni contro il Cagliari. È bello vedere fino a dove andare a recuperare il pallone, per cercare di frenare le avanzate dal lato destro del Cagliari. Quindi ha avuto solo un occasione, solo un tiro, che però ha fatto in porta, poi il colpo di testa sul cross che era magari un po' morbido, doveva dare più forza, era comunque difficile fare meglio.
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Però al di là di questo, giudicare un attaccante da una partita, mica puoi andare a vedere solo i tiri? È bello anche andare a vedere il coinvolgimento per un ragazzo giovane all'interno dei meccanismi della squadra, che è una squadra, e questo volevo aggiungere, che è alla ricerca di un equilibrio che alla fine era la parola chiave che avevamo usato per analizzare la Juventus.
Quando arriva un allenatore nuovo che è così convinto delle proprie idee, che ha bisogno di tempo per trasmetterle ai propri giocatori, uno dei primi elementi che si guarda sempre è quanto la squadra è equilibrata in linea con le richieste dell'allenatore. Il Milan ha il giorno prima la freccia verso l'alto, il giorno dopo verso il basso. Cioè, sembra che questa ricerca di equilibrio sia un pochino più con degli ostacoli, con degli imprevisti. Che comunque non vuol dire che stia andando male il percorso, però quanto tempo i tuoi giocatori, i tuo ambiente ti dà, e quanto è ancora disposto ad accettare degli errori in corso d'opera? È un po' come quando a scuola prendi 9, la volta dopo 4, poi 8, poi 5.5, poi 10...capite cosa intendo?" .
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