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ESCLUSIVA – Cervellera, SpazioInter: “Milan? Meravigliosa sorpresa. Ma l’Inter senza Coppe…”

Redazione Il Milanista

Milan e Inter sono tornate a giocarsi la vetta del campionato di Serie A. Lotta in campo e fuori. Ne parliamo con Peppe Cervellera di Spazio Inter.

MILANO - Era ormai da circa un decennio che Milan e Inter non erano lì a giocarsi punto a punto la vetta della classifica. Dai trionfi rossoneri del 2003 e 2007 e dal triplete nerazzurro del 2010, ne è passata acqua sotto i ponti. Nomi sulle maglie e quadro dirigenziale hanno fatto da sfondo ad una spesso non esaltante posizione in classifica. Ne abbiamo parlato con Peppe Cervellera, corrispondente per SpazioInter.it, il quale ha detto la sua sugli ultimi sviluppi di questa eterna, ma sempre bellissima, rivalità.

SULLA STAGIONE DELLE DUE MILANESI - Il Milan è la meravigliosa sorpresa di questo campionato, l’Inter ha sempre rincorso e ora, senza impegni infrasettimanali, può diventare la più seria candidata al titolo. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare un tale cammino dei rossoneri. Prestazioni autorevoli, identità di gioco, gruppo solido, tutte caratteristiche che ti portano a fare il salto di qualità. E il Milan lo ha fatto in questa prima parte, eccellente, di campionato, dimostrando di poter puntare seriamente allo scudetto. L’obiettivo Champions sembra ormai in tasca per i rossoneri. L’Inter ha avuto qualche fatica di troppo, più mentale che fisica, con i soliti scogli da superare soprattutto caratteriali. Ma ha sempre reagito, a differenza degli altri anni in cui puntualmente crollava. Tante dimostrazioni di forza e di carattere dei nerazzurri, che alle 22^ giornata sono esattamente dove avrebbero voluto e dovuto essere: al primo posto. Ora bisogna mantenerlo, e l’eliminazione dalle coppe potrebbe essere, paradossalmente, un aiuto.

SUI COLPI DI MERCATO INVERNALI ED ESTIVI - Il Milan ha gestito in modo eccellente il mercato invernale: colpi mirati e lacune colmate. L’Inter è stata bloccata, l’addio di Nainggolan era già scritto, Sanchez-Dzeko non è mai nata davvero. Tomori, Meite e Mandzukic sono tre acquisti che dimostrano le ambizioni di questo Milan e la qualità della dirigenza rossonera. Maldini e Gazidis hanno svolto, ancora una volta, un lavoro egregio, sulla scia di quello fatto nelle passate sessioni. Brahim e Hauge hanno dimostrato la lungimiranza dei dirigenti rossoneri, unico neo fin qui l’acquisto di Dalot, mai realmente ad alti livelli. Il vero acquisto del mercato di gennaio dell’Inter potrebbe, e dovrebbe, essere Eriksen: il danese è rimasto a Milano e sembra finalmente essere entrato nel meccanismo. Se l’ex Tottenham continua con queste prestazioni, Vidal dovrà temere per il suo posto da titolare. Il cileno non ha mai dato prove di continuità e l’unica prestazione di alto livello è stata quella più attesa, contro la Juventus. Per il resto troppi errori per giudicare in maniera positiva questi primi mesi in nerazzurro.

Per il colpo Hakimi invece parlano i numeri: 6 gol e 4 assist in campionato. Chapeau a chi lo ha portato a Milano.

SULLA SITUAZIONE SOCIETARIA DI MILAN E INTR - Le due società stanno vivendo momenti totalmente opposti, con le situazioni che si sono clamorosamente ribaltate. Elliott sta dando quella solidità che il Milan cercava da anni. Progettualità e competenza, oltre alla grandissima nota di merito di aver affidato il Diavolo a mani sagge. Gazidis, Maldini e Massara hanno costruito un grande Milan, gestendo in maniera ineccepibile le risorse economiche disponibili e piazzando capolavori sul mercato, Theo Hernandez docet. Al contrario Suning, dopo essere partita in maniera scoppiettante, ha dovuto per forza di cose rallentare prima, e fermarsi poi. Come detto da Antonio Conte il progetto è fermo ad agosto, ma sono poche le reali colpe della famiglia Zhang. Il governo cinese ha bloccato le emissioni di capitale legate allo sport, sia interno che esterno. Se ci sommiamo la pandemia che ha rallentato gli introiti, il risultato è l’attuale situazione dell’Inter. La speranza è che si possa risolvere al più presto, per il bene di tutti. Note di merito per Marotta, Conte, lo staff ed i calciatori tutti: è importante far parlare di quello che succede in campo, e i nerazzurri stanno svolgendo in maniera eccellente il loro compito.