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Sven Goran Eriksson, ex allenatore di Roma, Lazio e Nazionale inglese
MILANO - Questa sera Zlatan Ibrahimovic farà il suo nuovo debutto con la maglia della Svezia. Un ritorno per molti inaspettato. Soprattutto considerando che il rossonero è prossimo a compiere 40 anni. Senza dimenticare i passati contrasti con il tecnico dei gialloblu Janne Andersson, contrasti risolti a fine 2020 con la pace fatta tra i due, come dichiarato dal c.t: “Abbiamo avuto un’ottima conversazione quando ci siamo incontrati a novembre. Ora Zlatan è stato infortunato, ma è recuperabile e ho deciso di chiamarlo. Sono davvero contento che sia qui. Ci sarà agli Europei? Dato che fa parte della rosa, sarà importante anche per gli Europei. Ha detto sì al ritorno, quindi sarà incluso anche per gli Europei. I dettagli dell’incontro? Ciò di cui abbiamo discusso rimane tra di noi, almeno i dettagli della conversazione. Quello che posso dire riguarda lo spirito dell’incontro, abbiamo fatto una bella chiacchierata e ci abbiamo creduto, altrimenti non sarebbe qua. Ci siamo parlati, come forse mai prima, l’uno dell’altro. Le parole al veleno su Kulusevski dei mesi scorsi? Rivangare i vecchi rancori non serve a niente. Abbiamo risolto ciò che era da risolvere e abbiamo trovato un modo per andare avanti”.
E stasera Zlatan Ibrahimovic guiderà l'attacco degli svedesi nel primo match di qualificazione per il Mondiale 2022 contro la Georgia. Per questo motivo TuttoMercatoWeb.com ha intervistato un grandissimo allenatore svedese Sven-Goran Eriksson. Ecco le sue parole su Ibrahimovic:
Mister Eriksson, partiamo inevitabilmente dal bis di Ibra con la Nazionale svedese: se lo aspettava? - "A dir la verità non mi sorprende. Zlatan è unico, stupisce sempre sia a livello di club che di Nazionale. Col Milan sta facendo una stagione fantastica, quindi perché fare a meno di lui nella Svezia? Ibra, a quasi 40 anni, resta indubbiamente il calciatore svedese più forte di tutti".
Insomma, lo avrebbe convocato pure lei? - "Assolutamente sì. Sono pienamente d'accordo con questa convocazione, anche se non spettava certo a me la decisione del ritorno o meno di Ibra in Nazionale".
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