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Emerson Royal spiega: “Sorrido sempre perché sono una persona felice”

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Il terzino del Milan è stato intervistato ai microfoni dei canali social della Lega Serie A e ha raccontato alcuni aspetti della sua vita
Lorenzo Focolari Redattore 

Emerson Royal è stato intervistato ai microfoni dei canali social della Lega Serie A. Il terzino del Milanha raccontato alcuni particolari della sua vita privata, dal soprannome alle sue origini, fino al suo sorriso.

L'origine del soprannome "Royal": "Il soprannome viene da una marca di gelatine. Quando ero piccolo avevo la bocca grande e mia zia diceva che piangevo molto e che assomigliavo alla mascotte di quella marca. Anche i miei amici hanno iniziato a chiamarmi Royal, per prendermi in giro, ed è rimasto, perché anche ora mi chiamano più Royal che Emerson, che sarebbe il mio nome".

Cresciuto in una favela: "E' vero, sono cresciuto in una favela. Ero motivato perché molti pensano che la favela sia pericolosa, ma in realtà ci sono posti così in tutto il mondo. Ho imparato molto dalla favela, perché lì tutti hanno fame di farcela. Tutti vogliono crescere e cambiare le proprie vite, incluso me, anche se mi era stato detto che era impossibile. Ma non ho mai smesso di crederci e alla fine ce l'ho fatta. Quando torno in Brasile provo sempre a trasmettere motivazione. Quando ritorno nella favela, vado a parlare coi bambini per far capire loro che ci sono alternative alla criminalità, alle droghe, all'alcol. Devono riuscire a guardare oltre il quartiere".

Il sorriso come filosofia di vita: "Io sorrido sempre perché sono una persona felice. Credo che il sorriso possa curare tutto. Io cerco di vivere ogni giorno con il sorriso. La vita non è fatta solo di momenti belli, ognuno affronta delle difficoltà, ma io cerco di vivere la mia vita concentrandomi sul lato positivo delle cose, che sia in allenamento, in partita o a casa. Non importa dove, io cercherò sempre di sorridere, di contagiare le persone che ho intorno con la felicità".