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Zazzaroni: “Oggi sarà un sabato al profumo di scudetto!”

Redazione Il Milanista

Ivan Zazzaroni ha parlato della lotta per lo scudetto nel suo editoriale sul Corriere dello Sport. Leggiamo le sue dichiarazioni.

Oggi torna in campo la Serie A con la 30esima giornata di campionato, che potrebbe rivelarsi fondamentale per la corsa scudetto. Proprio di questo ha parlato Ivan Zazzaroni nel suo editoriale sul Corriere dello Sport. Ecco le sue parole:

“Oggi sarà un sabato al profumo di scudetto, di sogni usurati ma non estinti, che precede i giorni che cambieranno il futuro del nostro calcio. Un sabato al quale chiediamo di aprire, per non chiuderla più, una parentesi di ottimismo e speranza: sono otto ore piene, partendo dal Napoli per arrivare al Milan attraverso l’Inter. Ore che devono ricordarci che non siamo i più disgraziati raccontati da commentatori e tifosi frustrati dalla Championexit, così come non eravamo i più belli d’Europa nel luglio scorso, il mese del miracolo: nelle coppe, lasciatemelo dire, ci hanno condannato più gli episodi e le tante assenze che il gioco: abbiamo perciò il dovere di tornare a credere nelle capacità dei nostri tecnici migliori, da Mancini ad Allegri, da Spalletti a Pioli, ad Inzaghi, apprezzati più all’estero che in Italia”.

Il giornalista è poi intervenuto nella trasmissione Tutti Convocati in onda su Radio 24. Ecco cosa ha dichiarato sul periodo dei bianconeri:Se c’è un anno non fallimentare per la Juve è questo, perché non c’è Ronaldo e hanno fatto investimenti solo a gennaio, prima hanno preso solo Locatelli. Negli anni precedenti il fallimento era netto. Arrivabene nell’intervista di oggi ha detto un sacco di verità, compresi gli ultimi mesi di trattativa con Dybala, l’acquisto di Vlahovic, è stato assolutamente sincero”.

Sul rinnovo di Dybala: “La Juve ha fissato parametri chiari, il tetto oggi è quello di Vlahovic, se Antun si presentasse dicendo che vanno bene 2-3 anni e una cifra concordata vuol dire comprendere i problemi della Juve, se sono convinti di andare a zero e prende 10 milioni allora non ci sarà accordo. La Juve è cambiata, ha gli stessi problemi che hanno altre società ma con la fortuna di avere un finanziatore che i soldi li mette”.