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Mario Sconcerti
Quella di ieri sera contro i giallorossi è stata una grande vittoria per il Milan. Gli uomini di Pioli hanno dimostrato di saper superare le difficoltà e di essere ancora in corsa per lo scudetto. I diavoli rafforzano così il secondo posto, portandosi a -1 dai nerazzurri. Allungata anche la distanza sui partenopei, fermi al terzo posto a 40 punti.
A parlare del Milan e della vittoria di ieri è stato Mario Sconcerti. Sulle pagine del Corriere della Sera, il direttore ha analizzato la vittoria dei rossoneri: “In questo giorno sospeso il Milan riprende il discorso con se stesso. Il risultato è che il Milan conferma il suo diritto ad andare fino in fondo. La Roma era un avversario atipico, perché non sai mai esattamente quale faccia mostrerà. Sa giocare e perdersi”.
Sul primo rigore concesso al Milan: “Non ho capito bene il primo rigore, quello che ha indirizzato la gara. Ho visto il braccio, non sono riuscito a vedere la deviazione. Forse ha ragione Mourinho, soprattutto quando dice che la differenza tecnica tra il Milan e i suoi è stata netta”.
Sul periodo dei rossoneri: “Il Milan ha un passo collaudato, un sentimento di squadra che la Roma non ha. Non è questo il momento di chiedersi cosa sarà il Milan alla fine di maggio, probabilmente l’Inter sarà più forte. Conta che il Milan cresca nei tanti modi che Pioli conosce e continui a mostrare qualità, personalità, identità, anche schierando formazioni sempre diverse”.
Su Juve-Napoli: “A Torino il risultato è poco decifrabile. Un pareggio danneggia chiunque a questi livelli, ma nel gioco è stato più continuo il Napoli, più compatto. La Juve è stata per due terzi di gara più brillante, ma estemporanea, individuale. Si sono mostrate entrambi inferiori al Milan di San Siro e all’Inter degli ultimi due mesi. Ma credo che sia Napoli che Juve non pensino più allo scudetto”.
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