MILANO - Ecco cosa hanno detto allenatori, giocatori e giornalisti nella giornata di oggi sul Milan.
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Dicono di M…ilan – Le parole dell’ 8 marzo
Ecco le parole di giocatori, allenatori e addetti ai lavori
Dicono di M...ilan - Le parole del giorno
CAROLINA MORACE A RADIO ANCH'IO LO SPORT - "Tutto il calcio, in generale, è in crisi. A causa della pandemia tanti non seguono più questo sport. Tanti ragazzini giocano a tennis e a padel oggi, e questo deve essere un allarme per il nostro mondo. Antonio Conte e Stefano Pioli hanno leadership diverse, io preferisco quella dell'allenatore rossonero ma non è detto che sia vincente. Il Milan ha fatto vedere sempre belle partite, l'Inter invece fa capire che dove non arriva con il gioco arriva con la determinazione. La squadra nerazzurra ha in questo momento qualcosa in più".
ANTONIO DI GENNARO A TMW RADIO - "Il Milan ha vinto una gara non semplice. Gli mancavano tanti giocatori e ha vinto un incontro importante, visto anche l'impegno dell'Inter di stasera. Se batte anche l'Atalanta, mette una seria ipoteca sul campionato. Juve che ha faticato 20' con la Lazio. Danilo davanti alla difesa non mi aveva convinto, poi però la partita si è messa sui binari giusti. La vittoria del Napoli, con un Insigne ritrovato, dà una chance importante. Bene anche la Roma, la Lazio ha deluso".
STEFANO DE GRANDIS A SKY SPORT- "Il Milan c’è e costringe l’Inter a vincere stasera se vuole mantenere i 6 punti di distanza. Nonostante le tante assenze, il Milan ha vinto, con Krunic che si è messo ben in mostra, è stato un innesto riuscito. Era sempre al centro nevralgico del gioco, cioè al posto di Calhanoglu. Fa un bel gol su punizione tirando dalla parte di Silvestri e poi sempre lui fa partire l’azione del secondo gol con un passaggio per Saelemaekers. Anche il secondo gol di Dalot è un bel gol, che ieri ha preso il posto di Theo Hernandez. Il Milan ha dimostrato di essere un gruppo con tutti i giocatori che remano dalla stessa parte. Anche Romagnoli è tornato a essere importante”.
DIOGO DALOT SU INSTAGRAM - “Il primo in Serie A non si scorda mai". Il post completo:
MICHELE CRISCITIELLO A TUTTOMERCATOWEB.COM - "I complimenti li merita il Milan perché nonostante infortuni, Sanremate e avversari più forti, riesce comunque a vincere a Verona, a restare a galla, a non far scappare del tutto l'Inter anche se molti giochi sembrano compromessi ed è un bene vedere il Milan così grintoso e voglioso di fare bene. La serie A ha bisogno del Milan. Questi ragazzi stanno facendo una grandissima stagione e il secondo posto sarebbe il giusto premio. Certamente, in estate, serviranno rinforzi. Il primo: prolungare Donnarumma, il secondo trovare un difensore centrale, terzo e più importante dopo Donnarumma trovare una bella prima punta. A Ibra bisogna solo dire grazie per aver contribuito al rilancio della squadra, del brand e della società. Ha fatto benissimo al Milan e ha vinto la sua scommessa ma pensare di andare avanti con Ibra sarebbe un grave errore. Al massimo, se proprio volete, dategli un posto in società ma l'attacco affidiamolo ad una punta giovane e forte. Sanremo, d'altronde, ha consacrato l'Ibra spettacolo. Una nuova vita lo aspetta, questa con gli scarpini forse finisce qui."
MARIO SCONCERTI SU IL CORRIERE DELLA SERA - "Prendiamo il Milan. La sua vittoria a Verona significa molto, soprattutto significa resistenza. Il Milan vince sempre in trasferta perché è eccezionale nel soffocare gli altri. Questo gli viene da avere una squadra corta e di buona qualità. Credo sia la squadra a cui sono stati via via tolti i giocatori più importanti, Bennacer, Calhanoglu, Ibrahimovic, toccando al minimo la differenza. È messa bene in campo, ogni giocatore, si occupa dei suoi metri quadri. E fa dare il minimo agli avversari".
PEPPE DI STEFANO A SKY SPORT - "Ieri il Milan ha fatto una bella impresa a Verona. Non ci aspettavamo un Milan così bello e vivo. A Verona hanno perso in tanti, invece ieri i rossoneri hanno vinto e dominato il match, senza mai aver corso rischia a parte dopo 5 minuti per défaillance di Tomori. Il Milan guarda al Manchester United con rispetto, ma con voglia di stupire. Oggi a Milanello, chi ha giocato ieri ha svolto lavoro defaticante, mentre Tonali è recuperato. Rebic e Theo hanno lavorato a parte con l’obiettivo di rientrare giovedì. Bennacer e Ibrahimovic hanno svolto terapie. Mandzukic oggi ha ricominciato a correre. Il Milan ha vinto ieri senza un leader in campo, vincendo con i gol di Krunic e Dalot, che sono due risorse in più”.
LUIGI GARLANDO SU LA GAZZETTA DELLO SPORT - "La natal Verona. Nel senso che al Bentegodi, forse, è nato il Milan che si lancerà nello sprint finale per difendere (o migliorare) il suo sorprendente secondo posto. Pioli a fine partita aveva gli occhi luccicanti degli innamorati. Aveva perso i suoi ragazzi contro Spezia e Inter, li aveva ritrovati a Roma, li aveva persi di nuovo contro l’Udinese, ieri gli hanno risposto in modo ancora più gratificante, perché mancavano i Big Four (Hernandez, Calhanoglu, Rebic, Ibrahimovic), presenti all’Olimpico. Il Milan nato a Verona è un Milan definitivamente conscio di essere forte e competitivo anche senza totem. Tre i rilievi che fanno lampeggiare gli occhi di Pioli. Il primo è tattico: la conferma di un’identità solida, che regge al cambio degli interpreti. Il secondo è etico: l’ambizioso gioco del Milan richiede una grande applicazione che con l’Udinese non si era vista. Ieri è riapparsa contro un Verona che impone corsa, lotta, sacrificio. A sorpresa, la banda di Pioli ha ringhiato più di quella di Juric. Esemplare la mostruosa prova di Kessié, ma anche quella di Romagnoli che ha risposto bene in un momento delicato. Il terzo rilievo lo suggerisce la classifica: il Milan si è portato a -3 dall’Inter capolista e si augura che stasera l’Atalanta espugni ancora San Siro. Ma se anche la Dea dovesse perdere, Pioli terrebbe la quinta a 7 punti (recuperi a parte)".
SANDRO PICCININI A SKY SPORT - "Il Milan non ha una rosa fantascientifica. C’è molto lavoro di Pioli. Quando una squadra cambia tanto e mantiene lo stesso gioco, il peso dell’allenatore è tanto. La squadra sta sempre andando oltre le aspettative della società. Il Milan ora non può rallentare, deve tenere le distanze dalle squadre che sono dietro".
ANEL AHMEDHODZIC A GIANLUCADIMARZIO.COM -"Il mio passaggio all’Atalanta non è ancora ufficiale. Ci sono due società in Italia che mi hanno cercato, con i nerazzurri però la trattativa è ormai in stato avanzato. Molti club mi seguivano e mi volevano già a gennaio. I rossoneri hanno chiesto informazioni su di me, da bambino guardavo Maldini che è uno degli idoli ai quali mi ispiro".
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