MILANO - Dicono di M...ilan, la rubrica de IlMilanista.it che raccoglie le parole sull'universo rossonero
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Dicono di M…ilan – Le parole del 4 marzo
Ecco le parole della giornata
Le parole del giorno - 4 marzo
DARIO NARDELLA SU TWITTER - "Tre anni senza Davide Astori, tre anni senza il nostro Capitano. Con la sua famiglia e con i tifosi abbiamo deciso di dedicargli un grande murale per mantenere per sempre viva la sua memoria. Nessuno se ne va se vive nel cuore di chi resta. E Davide vive nei nostri cuori". Il post completo:
MATTEO MARANI A SKY SPORT - "Per la stagione del Milan io vedo sempre il bicchiere assolutamente pieno. Sono d'accordo con Pioli: non c'è stato equilibrio nei giudizi sul Milan, si è parlato di scudetto ma è evidente che i rossoneri abbiano qualcosa in meno rispetto alle altre. L'Udinese è una delle squadre che difende meglio. E poi mancava Ibrahimovic e la sua assenza si è sentita tanto. Così come si sono sentite le assenze di altri titolari come Bennacer e Calhanoglu. Ora il Milan deve difendere il posto in Champions League, che è sempre il primo obiettivo stagionale. Il Milan ha una squadra molto giovane e per questo è una delle più interessanti in prospettiva".
CARLO ANCELOTTI A SKY SPORT - "Spero lo vinca il Milan, anche se sarà dura perché l'Inter viaggia molto forte. Ho il timore che il mio amico Conte non mi asseconderà in questo desiderio".
ALESSANDRO BONAN A SKY SPORT - "L'Inter è più forte del Milan e ha la possibilità di lavorare liberamente tutta la settimana. Oltre a questo l'Inter non ha tutte le assenze fisiche che ha il Milan. I rossoneri sono rientrati nelle categorie delle squadre che lottano per la Champions anche se quanto fatto quest'anno è straordinario".
ALBERTO ZACCHERONI A SKY SPORT - "Mi aspettavo decisamente di più dal Milan. Quello che mi spaventa di più dei rossoneri è che hanno perso fiducia. Non ho mai visto la squadra così poco bene. Mi ha entusiasmato per tanto tempo. Le ultime partite le ha perse perché non ha avuto il coraggio di giocare come ha sempre fatto. Non è la squadra più forte, ma con il gioco è arrivata in alto. Ieri contro l'Udinese non ho visto quel Milan. L'Udinese non ha giocato una partita straordinaria, ma ha messo comunque in grande difficoltà i rossoneri".
IL MILAN SU INSTAGRAM - "Onoriamo la tua memoria. Oggi sono tre anni che ci hai lasciati". Il post completo:
PAOLO CONDÒ SU LA REPUBBLICA - "Il Milan di ieri sera se l'è cavata, perché l'assurda manata di Stryger-Larsen a tempo scaduto, l'ha tolta da un impaccio che voleva dire zero punti. (...) La squadra di Pioli, che nel girone d'andata ha guadagnato credibilità anche e soprattutto per come sapeva rimediare alle assenze che via via la colpivano, ha chiesto ieri ad alcuni dei suoi potenziali inesplorati la mano necessaria per supplire alle mancanze di Ivra e Calhanoglu, e non l'ha ottenuta. Ha portato a casa la pelle anche se un po' bruciacchiata dalla grande paura e dai buoni risultati delle rivali, ma Pioli ha il diritto di sentirsi un po' deluso da talenti che al momento non brillano. (...) Chi lavora sul futuro del Milan ha ben chiaro che la prima posizione da mettere a posto, con un acquisto valido per i prossimi cinque anni, sarà quella del centravanti. Che non vuol dire congedare Ibra, ma mettergli accanto un pari grado e non un fan".
PEPPE DI STEFANO A SKY SPORT - "E' stato un Milan deludente dal punto di vista offensivo contro un Udinese brava in fase di non possesso e in fase difensiva. Il Milan ha rischiato poche volte di fare gol con prestazioni deludenti di Leao, Rebic e Brahim. L'unica notizia positiva è stato il pareggio della squadra. Questi risultati possono capitare nell'arco di una stagione. Le assenze pesano ma ora il Milan dovrà cercare di rialzarsi a Verona. La squadra si sta allenando a Milanello e si è ritrovata questa mattina per cercare di smaltire la delusione".
GIORGIO PERINETTI A TUTTOMERCATOWEB.COM - "(Su Ibrahimovic a Sanremo) Era un impegno precedente, pur di averlo il Milan ha acconsentito a questa situazione”.
FRANCO ORDINE SU IL CORRIERE DELLA SERA - "Le cifre devono raccontare che forse non si può chiedere molto di più al gruppo di ragazzi rimasti senza il loro capobranco e soprattutto con fuori causa anche l'eventuale sostituto arrivato a gennaio, cioè Mandzukic. Si ferma sotto la doccia all'intervallo anche Tonali, protagonista di una prova molto promettente. Diciamo la verità: dal mercato di gennaio, al netto di Tomori, non è arrivato un granché. Vuol dire insomma che non bisogna meravigliarsi del pari dinanzi agli artigli dell'Udinese. Il lavoro di Pioli ha prodotto del gioco, una mentalità, una organizzazione che non si può cestinare. Perciò risultano comprensibili i tormenti traditi anche ieri sera, al cospetto dell'Udinese, rimasta per un tempo nella sua tana al sicuro prima di mollare gli ormeggi nella ripresa con l'ingresso di Llorente. Perciò bisogna considerare con minore senso critico il cammino fin qui realizzato dal Milan che non ha certo a disposizione né i lussi di Pirlo e nemmeno le ricchezze di Conte che tra l'altro si ritrova adesso con solo il campionato da disputare e quindi con la possibilità di preparare una partita a settimana. Da segnalare infine la risposta di Romagnoli, escluso dall' olimpico domenica sera, rientrato ieri sera col musone, ma protagonista di un salvataggio che può valere anche la riconciliazione con il popolo dei suoi tifosi ."
SIMONE TIRIBOCCHI A DAZN - "Meglio da centrale, è riuscito a trovare qualche spazio in più. Lui è forte quando ha spazio. Quando invece prende palla spalle alla porta fa un po’ fatica".
FRANCK KESSIE' SU INSTAGRAM -"Un punto importante ma volevamo vincere questa partita. Dobbiamo ancora migliorare. Rimaniamo concentrati per la trasferta di Verona". Il post completo:
DAVIDE CALABRIA SU INSTAGRAM - "La voglia di fare meglio è tanta e continueremo a mettercela tutta fino alla fine. Avanti Milan". Il post completo:
JANS PETTER HAUGE SU INSTAGRAM - "Non è il risultato che volevamo. Testa alta e andiamo". Il post completo:
MASSIMO CHIESA A CALCIOMERCATO.COM - "Ingiustificate le proteste dell’Udinese per il rigore concesso nel finale al Milan. Su cross di Rebic, Larsen colpisce il pallone con la mano: la spinta di Leao è leggera, non giustifica l’intervento scomposto del giocatore dell’Udinese. Perché si giocava ancora 5 secondi dopo il 95’? Perché nei 5’ di recupero concessi ci sono state due ammonizioni che hanno fermato il gioco e dunque l’arbitro da prassi avrebbe fatto giocare per un minuto in più (30 secondi per giallo). Giusto invece non concedere rigore al 17’ sempre su Kessié per la lieve trattenuta di Arslan ai suoi danni. Kjaer su Llorente all’88’, giusto non concedere il rigore”.
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