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Dicono di M…ilan – Le parole del 24 febbraio

Che sia in arrivo un addio a sorpresa per il Milan?

Ecco le parole del giorno

Redazione Il Milanista

MILANO - Dicono di M...ilan, la rubrica che raccoglie le parole del giorno sull'universo Milan.

Dicono di Milan, le parole della giornata

FILIPPO MANIERO A TMW RADIO - "Belotti mi piace più di tutti, abbina qualità a una forza fisica straripante. E' bravo di testa, a proteggere palla, a proporsi. E' un attaccante da grande squadra".

GIANMARCO TOGNAZZI A LA GAZZETTA DELLO SPORT - "La professionalità di Ibrahimovic non si può discutere, a Milanello è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via, di che cosa stiamo parlando?".

FABRIZIO BIASIN A SKY SPORT - "Milan e Roma hanno il dovere di arrivare fino in fondo. Hanno una rosa che può sopportare il duplice impegno e avere solo il campionato può essere un problema per una rosa di 25 giocatori. Non mi piace la mentalità di chi pensa di uscire dalle coppe per concentrarsi sul campionato".

PAULO FONSECA IN CONFERENZA STAMPA - "Chi tra Kumbulla, Smalling e Ibanez può recuperare per il Milan? Penso che per Smalling e Ibanez sarà difficile, vediamo Kumbulla che è più vicino a tornare".

MAURIZIO COMPAGNONI A SKY SPORT - "All'inizio il Milan si pensava che potesse lottare per lo scudetto ma in realtà è una squadra che ha l'obiettivo di entrare tra le prime 4. E' una squadra costruita bene e che sta facendo una grande stagione. In questo momento il Milan deve ritrovare entusiasmo e deve stare attenta a non perdere terreno dalle inseguitrici. Mi sembra una squadra un po' impaurita".

 Stefano Pioli, allenatore del Milan, durante il derby

PEPPE DI STEFANO A SKY SPORT - Il Milan un anno fa è uscito da un momento di crisi che durava da diversi anni e penso abbia tutte le carte in regola dopo questa fase negativa. La squadra si sta allenando sotto gli occhi di Gazidis, Maldini e Massara. Le presenze dei dirigenti non sono banalità perché prima l’AD rossonero si vedeva qui veramente poco. Da quando il Milan ha cambiato ritmo e passo c’è perché la sua presenza può essere stata propedeutica per la crescita della squadra. In attacco domani giocherà uno fra Ibrahimovic e Leao, ma per ora non si sa ancora chi partirà titolare”.

RICCARDO GENTILE A SKY SPORT -  "Non è mai bello snaturarsi specie se questo schema tattico ti ha portato in alto. Il rendimento di Ibrahimovic è stato impressionante ed è l'ultimo giocatore da mettere sul banco degli imputati. Il Milan ha affrontato l'Inter nel suo momento peggiore e nel momento migliore dei neroazzurri".

ANTONIO DI GENNARO A TMW RADIO - "Forse più per il Milan sarà più decisiva, visto che fino a due domeniche fa erano in testa e ora si giocano una fetta importante per rimanere tra le prime quattro, che vuol dire investimenti e tanto altro. Sarà una partita importante, anche per la Roma, che con le grandi per ora non ha brillato troppo. Se dovesse perdere altri punti dall'Inter sarebbe difficile recuperare".

DJ RINGO A LA GAZZETTA DELLO SPORT - "I tempi sono cambiati, quando il Milan ha preso Ibra sapeva di aver ingaggiato un campione ma anche un brand mondiale, un gigante che va oltre il calcio, la società lo ha messo in conto. La sua presenza a Sanremo non sposterà nulla per la squadra, anzi: ultimamente mi è sembrato meno sereno di altre volte, il Festival potrebbe scioglierlo un po'".

SAMUELE DALLA BONA A TUTTOMERCATOWEB.COM - "Il mio passaggio dal Chelsea al Milan? Era una sfida grossa ed ero convinto di trovare il mio spazio. Ma effettivamente c'erano giocatori stratosferici e col senno di poi c'è da essere orgogliosi ad aver giocato 16 partite, segnando anche un gol. Certo, allora non ci pensavo e anche il mister Ranieri mi disse: 'Ma dove vai, continua qui che ti vogliono tutti bene e io ti tengo in considerazione'. Il Chelsea era una bella squadra e in crescita, però il Milan era il Milan per cui come potevo dire di no? A pensarci bene non posso dire di avere rimpianti, la scelta è stata mia. E l'esperienza di Londra è stata bella e da consigliare ai giovani. Non è facile come sembra, ad esempio molti sono tornati indietro subito".

 Pippo Inzaghi, Paolo Maldini, Clarenze Seedorf e Samuele Dalla Bona con la maglia rossonera