Giovedì sera l’Italia è stata clamorosamente eliminata dalla Macedonia del Nord durante i playoff per la qualificazione ai Mondiali in Qatar. Gli azzurri sono stati battuti per uno a zero, con un gol arrivato negli ultimi istanti del match. Un risultato che ha fatto infuriare tutti gli appassionati di calcio, con l’Italia che non si qualifica ai Mondiali per ben due volte di seguito. L’uscita dell’Italia avrà inoltre anche delle ripercussioni sulla Federazione. A confermarlo ai microfoni della Gazzetta dello Sport è il noto economica Carlo Cottarelli. Queste le sue dichiarazioni sull’azionariato popolare Interspac:
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Cottarelli: “Eliminazione Italia? Ci saranno molte perdite per la Federazione”
Carlo Cottarelli ha parlato dell’eliminazione dell’Italia dai playoff dei Mondiali e delle perdite che subirà il calcio italiano.
Sulle perdite dell’Italia: “È chiaro che ci saranno perdite di diversi milioni per la Federazione dovuti alla mancata partecipazione e alle sponsorizzazioni che necessariamente salteranno. Però abbiamo vinto l’Europeo otto mesi fa: come non bisognava esaltarsi troppo allora, non dobbiamo deprimerci troppo adesso. Il trionfo di Wembley resta nella storia e può essere comunque un buon traino a livello di immagine anche dopo questa batosta”.
Sugli sponsor: “Sinceramente non credo che gli sponsor nel lungo periodo saranno meno interessati al calcio italiano. Sono convinto che quest’ eliminazione non farà perdere alla Serie A il suo appeal, visto pure che è piena di giocatori stranieri”.
Sull’azionario popolare: “Il calcio italiano è un settore che ha bisogno di un ripensamento strategico, a partire dagli stadi che sono piuttosto antiquati e che non consentono di guadagnare quanto questo sport e questo paese meriterebbero, non sono posti in cui le famiglie vanno molto volentieri. Poi non posso non parlare dell’azionariato popolare, che continuo a pensare sia una cosa buona: c’è evidenza che iniziative simili possano aiutare a stringere il legame tra tifosi e club aumentando quindi le entrate”.
Sull’Interspac: “È un progetto a lungo termine in cui crediamo e su cui continuiamo a lavorare internamente. L’estate prossima rifaremo il punto, probabilmente pubblicando anche la stima di quanto si potrebbe guadagnare grazie all’azionariato popolare”.
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