Ai microfoni di MilanNews.it è intervenuto Delio Rossi. Il tecnico, che in passato ha guidato anche la Salernitana, ha parlato del prossimo match del Milan proprio contro la formazione campana:
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Delio Rossi: “Il Milan sta andando oltre alle sue possibilità: merito di Pioli”
In vista del match tra Milan e Salernitana è intervenuto, ai microfoni di MilanNews.it, Delio Rossi. Ecco le sue parole
Mister, che ricordi ha di quel 20 settembre 1998? - “Spettacolari. Una data storica, la Salernitana affrontava in Serie A una squadra come il Milan che poi vinse il campionato in quella stagione. Perdemmo 1-2 ma le emozioni furono incredibile”.
Le sconfitte di misura contro il Milan all’andata e al ritorno in quella stagione incisero nella retrocessione? - “Anche a San Siro perdemmo 3-2 ma non demeritammo in nessuna delle due circostanze. Retrocedemmo con tanti punti ma in quelle partite vendemmo cara la pelle”.
Anche a livello di pubblico ci saranno meno persone ma la febbre da big match è sempre alta... - “Nonostante le restrizioni saranno tante le persone ma quel giorno l’Arechi fu gremito. Ripeto, fu un privilegio essere lì”.
Parliamo di campionato, il Milan può farcela a giocarsi il primo posto? - “Sta andando oltre le sue possibilità giocando alla pari con formazioni che probabilmente potrebbero avere un organico superiore come Inter, Napoli e Juventus. Direi che il bilancio va letto in chiave molto positiva e grande merito lo ha Stefano Pioli”.
E la Juventus, può ancora lottare per lo Scudetto? - “Avesse avuto questa squadra dall’inizio probabilmente sì, adesso è dura”.
Con un Tonali e un Bennacer a questi livelli il Milan può rinunciare a Kessiè? - “Tonali e Bennacer sono due giocatori, una squadra che vuole competere ad alti livelli ne deve avere di più in quel ruolo. Con il discorso delle cinque sostituzioni, inoltre, diventa fondamentale la panchina perché si possono vincere le partite cambiano bene”.
Kessiè o non Kessiè, importante che ci siano altri giocatori da Milan… - “In sostanza dico questo. Una società come il Milan che ambisce a riprendersi il suo ruolo in Italia e in Europa deve avere venti giocatori intercambiabili. Che sia Kessiè o un altro, importante che abbia caratteristiche da grande club”.
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