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Charles de Ketelaere
Charles De Ketelaere, impegnato con il Belgio, ha rilasciato un'intervista a Het Laatste Nieuws. Il fantasista ha parlato di questa pausa in nazionale, distante dal Milan: "Tedesco ha ragione, ne avevo bisogno, ma non perché non mi piaccia stare al Milan. La convocazione mi ha fatto piacere, voglio mettermi in mostra giocando anche in nazionale, visto che per me il Mondiale è stato una delusione, con appena 15 minuti in campo".
Un impatto difficile: "I primi mesi sono stati al di sotto delle aspettative, ma non sono pentito. I motivi di queste difficoltà sono diversi, e riguardano sia il campo, sia ciò che sta fuori. Inizio positivo con l’assist a Bologna? Sì, ma il mio livello è rimasto sempre buono, io giudico le mie prestazione in modo diversp rispetto alle persone o alla stampa".
Tante critiche: "Non mi sono mai concentrato sulle critiche, né quelle positive dell’inizio di stagione al Milan,, né su quelle negative. Non mi lascerò mai influenzare dalle critiche negative, come non mi monterò la testa se un giorno si ribalterà la situazione in positivo. Molti compagni di squadra mi hanno consigliato di non leggere i giornali, quindi non ho neanche saputo di quel titolo “principe di San Siro”".
E sugli apprezzamenti: "Sento il sostegno dei miei compagni, ma le cose non cambiano: sembra che io arrivi piangendo agli allenamenti, ma non è così (ride, ndr)".
La fiducia c'è: "Di recente sto cercando di curarmi meglio, a livello professionale, sia in palestra sia per l'alimentazione. Fiducia? Quella c’è sempre".
I suoi progressi: "Sono cresciuto come persona, ma sta avvenendo tutto in modo naturale, io sono tranquillo. Non aver segnato mi pesa, non avrebbe senso dire il contrario. Così come guardo le mie statistiche".
Le differenze tra campionato italiano e belga: "Il livello è superiore e c’è una maggiore intensità. E’ più difficile entrare nell’area di rigore avversaria. Il gioco è più tattico, bisogna essere più concentrati durante la partita. Anche negli allenamenti ci occupiamo di più di tattica rispetto al campionato belga".
Lo spogliatoio del Milan: "Credo che abbiamo un gruppo straordinario e che sia anche uno dei motivi per cui hanno vinto lo Scudetto nella stagione scorsa. Siamo uno spogliatoio molto unito. La differenza con quello di Bruges? Cambia qualche carattere".
Su Maldini: "Ha un ottimo rapporto con tutta la squadra, ci sta sempre vicino. Mi fa sentire la sua fiducia. E’ una persona che rappresenta il Milan e il Milan è troppo importante per lui". Ma nel frattempo, grandissima attenzione ad un'altra clamorosa novità. Addio Leao, Pellegatti dà l'annuncio: "Ecco cosa so" <<<
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