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Daniele De Rossi con la divisa della Nazionale
Ai microfoni di SportWeek, settimanale che sarà in edicola sabato con la Gazzetta dello Sport, è intervenuto l'ex centrocampista di Roma e Boca JuniorsDaniele De Rossi. L'ex calciatore, una volta appesi gli scarpini al chiodo, è entrato nello staff azzurro di Roberto Mancini e ha contribuito a vincere gli Europei con l'Italia nell'ormai storica finale di Wembley.
Nello stralcio di intervista pubblicato dal settimanale de la rosa, l'ex numero 16 giallorosso e campione del Mondo ha deciso di lasciare l'Italia e dedicarsi al suo nuovo lavoro: fare l'allenatore.
"È stata una scelta difficile, ma lascio la Nazionale. Mi sono trovato splendidamente con tutti, ho vissuto un'esperienza indimenticabile agli Europei e sempre debitore verso l'Italia. Però ho chiaro cosa voglio fare: allenare. E per quanto possa sembrare strano, visto che ho solo 38 anni e non mi sono mai seduto in panchina, mi sento pronto. Continuare con la Nazionale, aspettando la prima panchina che si libera, non avrebbe senso e non sarebbe corretto verso la Federazione e verso Mancini che con me si è comportato in modo fantastico".
SU DONNARUMMA, BONUCCI E CHIELLINI - "Donnarumma non ha limiti e può vincere tutto, anche il Pallone d'Oro. Bonucci e Chiellini sono affamati di vittorie e professionisti incredibili".
MANCINI COME UN MAESTRO - "A volte in giro c'è un po' di 'fenomenite'. C'è chi parla di calcio come se fosse una cosa per scienziati. Mentre i maestri veri, come Mancio, lo semplificano. Mai essere falsi, i giocatori se ne accorgono subito e sei finito".
SOGNO ROMA - "Allenare la Roma? Avverrà quando me lo sarò meritato, ma non è un'ossessione. Auguro a Totti di rientrare un giorno nella Roma".
SCUDETTO - "La Juve è in pole per lo scudetto come ogni anno, senza Conte l'Inter perde il più agonista di tutti".
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