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Stefano Pioli con i suoi calciatori
MILANO - Dopo la sconfitta nel derby contro l'Inter per 0-3, il Milan ha iniziato a preparare il prossimi impegno in campionato, con alle porte la delicata sfida contro la Romavalida per la 24esima giornata e prevista domenica 28 febbraio alle 20:45 allo stadio "Olimpico".
Sole e caldo ieri mattina a Milanello, dove la squadra si è ritrovata a colazione prima di scendere negli spogliatoi per poi iniziare l'allenamento in preparazione del prossimo impegno di campionato, che vedrà il Milan affrontare la Roma all'Olimpico domenica 28 febbraio alle ore 20.45. A Milanello per assistere all'allenamento presenti anche Paolo Maldini e Frederic Massara.
IL REPORT
In palestra, per la seduta defaticante, gli undici partenti di ieri sera; in campo gli altri componenti della rosa, che hanno cominciato il riscaldamento con alcuni torelli a tema seguiti da una serie di esercitazioni tecniche. Nel frattempo, i portieri hanno svolto lavoro specifico con i preparatori. Lavoro sul possesso, partitelle su campo ridotto e una serie di esercitazioni sui tiri in porta per terminare l'allenamento odierno.
Stefano Pioli, tecnico rossonero, si è così espresso ai microfoni di SkySport: "La squadra è mentalmente matura, è chiaro che non siamo nel nostro momento migliore. I risultati positivi ci hanno dato fiducia, qualcosina è venuta meno. Abbiamo fatto una gara seria, ci dispiace non aver gestito bene il vantaggio, ma era importante passare il turno contro un avversario che ci ha creato difficoltà ma il Milan ha comunque meritato. Il bicchiere è ancora colmo di positività, l'Europa League è il nostro obiettivo ma ti dà la certezza di arrivare in Champions solo se la vinci. Commettiamo qualche errore di troppo ma questo è un momento importante, bene aver passato il turno per ritrovare un po' di fiducia. Cerco di stare vicino ai miei giocatori, cerco di spronarli, quando c'è stato bisogno di dire le cose lo abbiamo fatto. La responsabilità ci sta mettendo un po' il freno e non dev'essere così. Siamo una squadra giovanissima, deve passare anche da queste difficoltà". Prima riuscivamo di più a comandare le partite, a comandare meglio dal basso. Questo ci permetteva soluzioni offensive e di impedire le ripartenze. Ora questo fraseggio un po' perché gli avversari ci conoscono di più, forse perché ci muoviamo meno. Dobbiamo ritornare a dominare un po' di più le partite e subirle meno, ci vuole una costruzione più precisa e dei movimenti più coordinati. Lavoreremo molto su quello".
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