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Pioli a colloquio con i calciatori del Milan nel pre Celtic-Milan di Europa League
MILANO - Dopo la sconfitta contro lo Spezia per 2 a 0, il Milan ha iniziato a preparare i prossimi impegni: prima in Europa League contro la Stella Rossa nell'andata dei sedicesimi finale in programma giovedì alle 18:55, poi in campionato, dove i rossoneri affronteranno l'Inter a San Siro nel match valido per la 23esima giornata di Serie A ed in programma domenica 21 febbraio alle 15:00.
Squadra a Milanello ieri mattina per il penultimo allenamento prima della partita con la Stella Rossa, valida per l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League, in programma giovedì 18 febbraio a Belgrado alle ore 18.55. Presenti per assistere all'allenamento anche Paolo Maldini e Frederic Massara.
IL REPORT
Consueta attivazione muscolare in palestra prima di uscire sul campo rialzato alle spalle degli spogliatoi, dove il gruppo ha proseguito la fase di riscaldamento con un serie di esercizi eseguiti con l'ausilio degli ostacoli bassi. Spazio poi al pallone, con alcuni torelli a tema, prima di iniziare la parte tattica della sessione odierna. Infine, partitella su campo ridotto per chiudere l’allenamento.
Ismael Bennacer, centrocampista rossonero, si è così espresso ai microfoni di SkySport: “Il mister sa come gestire il gruppo, ci è vicino, ci chiede sempre se siamo stanchi, se stiamo bene e così via. Ha portato quello spirito di squadra di cui forse non avevamo abbastanza prima, e ci ha insegnato come indossare questa maglia. È una bella sensazione questa. Se non facciamo qualcosa quest'anno, tutto quello che abbiamo fatto prima, da marzo in poi, sarà dimenticato. Dobbiamo, per noi stessi, cercare di fare del Milan il grande club che era. Tutto questo anche per i tifosi perché è molto noioso giocare a porte chiuse. Non ci sono fisicamente, ma ci seguono. Dobbiamo dare tutto anche per loro. È il primo infortunio che mi ha tenuto fuori dal campo per così tanto tempo, ma ho un buon feeling con i recuperi. Cartellini? Lavoro molto sui miei difetti. Ero un po’ troppo aggressivo, non pensavo. Sotto la guida di Ibrahimovic, ho imparato velocemente”.
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