MILANO - Dopo la sconfitta contro lo Spezia per 2 a 0, il Milan ha iniziato a preparare i prossimi impegni: prima in Europa League contro la Stella Rossa nell'andata dei sedicesimi finale in programma giovedì alle 18:55, poi in campionato, dove i rossoneri affronteranno l'Inter a San Siro nel match valido per la 23esima giornata di Serie A ed in programma domenica 21 febbraio alle 15:00.
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Da Milanello, il report del 15 febbraio 2021: si lavora verso la Stella Rossa
Le ultime notizie da Milanello: il programma della sessione di allenamento di ieri.
Ripresa degli allenamenti ieri pomeriggio a Milanello dopo il giorno di riposo concesso ieri. Ritrovo per pranzo presso il centro sportivo prima di scendere negli spogliatoi per l'allenamento: la concentrazione è tutta sul prossimo impegno ufficiale che vedrà i rossoneri impegnati a Belgrado, giovedì 18 febbraio alle 18.55, contro la Stella Rossa nella gara di andata dei Sedicesimi di Europa League.
Squadra divisa in due gruppi dopo l'attivazione muscolare svolta in palestra. Gli undici impegnati a La Spezia hanno proseguito nel lavoro di scarico all'interno della struttura prima di uscire sul campo per il lavoro aerobico; gli altri componenti della rosa hanno proseguito il riscaldamento con una serie di esercizi atletici e alcuni torelli a tema. La sessione è proseguita con esercitazioni tecniche svolte alla massima intensità possibile, partitella su campo ridotto per chiudere la giornata.
Le parole di Bennacer
Ismael Bennacer, centrocampista rossonero, si è così espresso ai microfoni di SkySport: “Il mister sa come gestire il gruppo, ci è vicino, ci chiede sempre se siamo stanchi, se stiamo bene e così via. Ha portato quello spirito di squadra di cui forse non avevamo abbastanza prima, e ci ha insegnato come indossare questa maglia. È una bella sensazione questa. Se non facciamo qualcosa quest'anno, tutto quello che abbiamo fatto prima, da marzo in poi, sarà dimenticato. Dobbiamo, per noi stessi, cercare di fare del Milan il grande club che era. Tutto questo anche per i tifosi perché è molto noioso giocare a porte chiuse. Non ci sono fisicamente, ma ci seguono. Dobbiamo dare tutto anche per loro. È il primo infortunio che mi ha tenuto fuori dal campo per così tanto tempo, ma ho un buon feeling con i recuperi. Cartellini? Lavoro molto sui miei difetti. Ero un po’ troppo aggressivo, non pensavo. Sotto la guida di Ibrahimovic, ho imparato velocemente”.
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