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Crespo: “Per il Milan di oggi, forse Lukaku è più adatto di Zirkzee”

Stefania Palminteri Redattore 
Hernán Crespo, ex attaccante argentino, al Milan nella stagione 2004-2005, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport...

Hernán Crespo, ex attaccante argentino, al Milan nella stagione 2004-2005, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport sui nomi accostati ai rossoneri per l'attacco.

Sulla sua opinione su Zirkzee o Lukaku: «Il discorso non è semplice, perché da quello che ho capito la questione economica non è secondaria. Io posso parlare per ciò che riguarda l’aspetto tecnico e per il loro eventuale inserimento nei meccanismi della squadra. Sempre ricordando che Zirkzee ha 23 anni mentre Lukaku ne ha 31, e non è una differenza da poco».

Sulla sua preferenza per il più giovane Zirkzee: «Non ho detto questo, però anche la faccenda anagrafica ha la sua importanza. Zirkzee è un giocatore che garantisce un futuro, Lukaku mi sembra una soluzione più adatta all’immediato. In soldoni: l’olandese ha notevoli margini di crescita, mentre le qualità di Lukaku le conosciamo da parecchi anni. Si fa presto a dire: mi serve un centravanti. Ma poi bisogna vedere che tipo di centravanti, non sono tutti uguali. Io non ero mica simile a Gabriel Batistuta, tanto per andare sul personale. E difatti potevamo convivere e abbiamo giocato assieme in Nazionale».

Sul tipo di centravanti che è Zirkzee:«Molto tecnico e molto olandese nell’interpretazione del ruolo. Gli piace giocare con la squadra, venire indietro e dialogare con i compagni. È bravo anche a fornire assist. Lo vedo come un centravanti di manovra, che ha un bel fisico per difendere il pallone e buona tecnica per partecipare all’azione collettiva».

Sul tipo di centravanti che è Lukaku: «Il belga si basa soprattutto sul fisico, quello che una volta si chiamava centravanti di sfondamento. È micidiale nelle ripartenze, detta benissimo il passaggio in profondità e, in questo modo, fa muovere tutta la squadra».

Sul gioco del Milan che sarebbe più verticale con Lukaku: «Non c’è dubbio. Lui attacca la profondità: se è in forma, con due passaggi si arriva in porta perché è un armadio che si trascina dietro i difensori».

Sul gioco del Milan che, invece, con Zirkzee sarebbe più portato al palleggio: «Proprio così. Direi un Milan votato al tiqui-taca, al fraseggio in mezzo al campo. Però mi sembra che il calcio europeo stia andando verso una maggiore verticalizzazione della manovra, come insegna il Real Madrid del mio maestro Carlo Ancelotti».

In conclusione, Zirkzee o Lukaku? «Per il Milan di oggi, forse Lukaku è più adatto».