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Billy Costacurta
In esclusiva ai microfoni della Repubblica ha parlato Billy Costacurta che sull'Italia ha detto: “Bisogna ripartire dal campionato Primavera. Ho scoperto che i giovani non corrono, non dribblano e non crossano più. Nessuno glielo insegna. Stiamo diventando il calcio dei tremila passaggi all’indietro e della terribile costruzione dal basso. Ci sono giocatori in fase discendente come Insigne o irrealizzati come Immobile. In Italia c’è pieno di stranieri che limitano gli italiani e alle società costano molto meno”.
“Ha dato un gioco alla squadra e ha vinto un magnifico Europeo, ma adesso credo voglia abbandonare. Non sarebbe la scelta migliore perché non vedo alternative credibili. Serve un Mancini bis e bisogna convincerlo a restare. Giovani? Oggi non giocano più a pallone o quelli che ci provano vanno all’estero come Esposito al Basilea o Oristanio al Volendam”. Queste le parole di Billy Costacurta.
In esclusiva al Mattino è intervenuto l'ex calciatore Bruno Conti che sull'Italia ha detto: "Senza colpi di testa, senza pensare che la soluzione sia mandare via Mancini. Quando si cade bisogna sapersi rialzare, non è facile. Io vedo tante partite ogni settimana. Ma con loro bisogna avere pazienza e il coraggio di farli giocare in prima squadra senza badare troppo all'età. E proteggendoli dagli errori che inevitabilmente faranno. Ecco, non bisogna aver paura di farli giocare". Queste le parole di Bruno Conti.
Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, ha parlato a Radio Rai, nella trasmissione Radio Anch'io Sport, dicendo: "Italia? Sportivamente parlando è triste, ma soprattutto per gli aspetti tecnici. Due mancate qualificazioni ai Mondiali allontanano il calcio dalla gente, dobbiamo pensare anche a questo. Europeo vinto? È successo tutto in fretta, questo è stato un finale a sorpresa. La vittoria a Euro 2020 non era un caso, anche per la qualità del gioco e per l'entusiasmo. Se vado indietro, dal Mondiale del 1966 in poi, ci sono sempre stati attimi di grande calcio alternati ad altri dove ci incartiamo in noi stessi. La soluzione alla mancata qualificazione degli Azzurri al Mondiale per i nostri figli? Dobbiamo farli giocare a pallone. In questi tempi però è tutt'altro che scontato".
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