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ROME, ITALY - MARCH 01: Referee Marco Di Bello shows a red card to Matteo Guendouzi of SS Lazio as Christian Pulisic of AC Milan (not pictured) is shown a yellow card during the Serie A TIM match between SS Lazio and AC Milan - Serie A TIM at Stadio Olimpico on March 01, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
L’edizione odierna del Corriere della Sera ha parlato dell’arbitro Marco Di Bello, squalificato per più di un mese. Il direttore di gara ha espulso tre giocatori biancocelesti nel match di venerdì sera contro il Milan. La gestione della partita ha fatto infuriare il presidente Lotito, ma anche il designatore Gianluca Rocchi che ha deciso di optare per un suo lungo stop.
Sull’andamento della gara: "A mandare su tutte le furie il designatore Gianluca Rocchi è stata la gestione complessiva della partita, scappatagli subito di mano, conclusasi infatti con undici ammoniti e ben tre espulsi. Troppi. Attenzione: non c’entra la valutazione sul calcio di rigore reclamato dai laziali a inizio partita sullo 0-0 per l’uscita di Maignan su Castellanos, che per i vertici non era da fischiare. Lì quindi Di Bello non ha sbagliato.
Gestione disastrosa: “E nemmeno sull’episodio della prima espulsione, quella per doppia ammonizione di Pellegrini, che ha generato la reazione isterica dei biancocelesti. La palla era in gioco e il terzino non poteva non essere punito per la trattenuta su Pulisic. L’azione andava fermata prima, ma l’arbitro non ha visto e la Var non l’ha aiutato. Disastrosa (questo l’aggettivo che circolava ieri nei palazzi dell’Aia) invece la gestione generale".
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