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Divock Origi
Mancano pochi minuti alla presentazione alla stampa del nuovo centravanti rossonero, Divock Origi. Infatti, alle ore 14.00, nella sala conferenze del centro sportivo di Milanello, l’ex Liverpool parlerà ai giornalisti. L’attaccante, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2026, ha grande esperienza internazionale, e viene da una stagione con sei gol nelle undici partite di Premier League in cui ha giocato. In rossonero la concorrenza sarà molta a partire dal bomber francese Olivier Giroud fino ad arrivare al totem svedese Zlatan Ibrahimovic.
Vediamo insieme le parole del nuovo bomber rossonero in conferenza stampa.
Che sensazioni hai sentito a dicembre a San Siro in Milan-Liverpool?
"Ho sentito grandi vibrazioni e il grande entusiasmo che c'era allo stadio. Quando il Milan ha segnato si è sentita la spinta dei tifosi. E' bellissimo sentire questo allineamento tra tifosi e squadra. È anche questo che fa grande un Club".
Tu e Giroud segnate spesso gol pesanti. E' una caratteristica che avete in comune?
"Ho seguito tutto il percorso del Milan in campionato. Ho visto i gol pesanti di Giroud. Noi attaccanti dobbiamo cercare di dare sempre il colpo decisivo, ma a questo si arriva con il lavoro e facendosi trovare sempre pronti. In base a come uno si prepara, poi arrivano certi risultati. Io cerco di dare sempre il massimo".
Quando hai scelto il Milan e perchè hai scelto il Milan?
"Abbiamo avuto dei contatti verso la fine della stagione ma io ero concentrato sul Liverpool. Dopo ho condiviso totalmente il progetto di Maldini e Massara e sono orgoglioso di far parte della storia di questo grandissimo club. Portare le miei qualità al servizio del gruppo è stata una decisione semplice. Sono molto contento. Calciatori del passato? Sono tanti quelli che hanno fatto la storia del Milan: Van Basten, Shevchenko, Inzaghi fanno parte della speciale cultura di questo club. Io penso che si debba fare la propria storia all’interno di questa cultura. Si possono prendere ad esempio tanti giocatori anche in un ruolo diverso dal mio. Io voglio sempre migliorarmi."
C'è un giocatore rossonero del passato a cui ti ispiri?
"Sono tanti i giocatori che hanno fatto parte della storia del Milan. E' difficile fare un solo nome, penso per esempio a Van Basten, Sheva e Inzaghi. Io devo imparare da loro, facendo però il mio percorso. Ma non guardo solo gli attaccanti, il mio obiettivo è migliorare e crescere sempre".
Cosa puoi portare a questo Milan?
"E' molto importante avere un ruolo decisivo ed essere un valore per il gruppo. Per me è importante il processo di crescita, bisogno migliorare sempre in allenamento e in partita per arrivare a vivere bei momenti con i tifosi. Non si sa quando arriveranno questi momenti, ma l'obiettivo è averli con i tifosi".
Quanto è stato importante parlare con Maldini e Massara?
"E' stato decisivo parlare con loro. Maldini è stato uno dei giocatori più importanti al mondo, è un esempio per me. Massara sta avendo un percorso fantastico da dirigente. Questi dirigenti hanno portato valori importanti. Sono grato di far parte di questo gruppo. So quanto sono importanti le fondamenta che hanno costruito, sono onorato di essere guidato da menager come loro".
Come stai? Quando sarai a disposizione di Pioli?
"Forse dall'esterno è parsa questa storia degli infortuni, ma nel Liverpool ho scritto la storia sul campo. Gli infortuni mi sono serviti per conoscere meglio il mio corpo, sono tornato più forte. Mi sento benissimo, sono pronto per iniziare questa nuova avventura".
Nella tua carriera hai segnato tanti gol nei derby...
"Non so se ci sia un segreto, ma credo sia fondamentale farsi trovare sempre pronti. A me piacciono molto le partite speciali come i derby contro l'Inter, ma io voglio dare il meglio in ogni partita".
Quanto è diverso il calcio italiano dalla Premier League?
"Sono due campionati diversi. Ho avuto la fortuna di giocare in diversi campionati, sono situazioni tutte diverse. Il calcio italiano è molto tattico, c'è grande competitività. In Premier c'è maggiore fisicità. Posso imparare tanto dal calcio italiano".
Cosa rappresenta per la tua carriera questa esperienza al Milan?
"Sono grato del mio percorso. Sono stato tanti anni al Liverpool e sono molto contento di questo. E' importante mettere le mie qualità al servizio del gruppo. Io sono qui per dare il mio meglio per la squadra e per i tifosi e portare nuovi successi al club. Sono contento dell'accoglienza".
Hai già parlato con Pioli? Conoscevi già qualcuno dei tuoi nuovi compagni?
"Ho gradito la bella accoglienza che ho avuto. Si sente la grande coesione che c'è nel gruppo. Ho parlato con Pioli, posso dire che abbiamo un grande entusiasmo di iniziare questo percorso insieme. Ci aspettiamo molto da questo percorso. Qui al Milan si percepisce la grande unione che c'è, il mister ha fatto un grande lavoro. Farò il possibile per assorbire il prima possibile questo spirito".
Perchè il Milan dovrebbe puntare su De Ketelaere?
"Ai dirigenti non devo dire niente, sapranno prendere le decisioni giuste per il club".
Hai un messaggio per Lukaku?
"Lukaku è un grande giocatore, ho avuto modo di giocare contro di lui e mi piace sempre affrontare grandi giocatori. E' sicuramente bello essere in Serie A con tanti giocatori con queste qualità. Sarà bello giocare contro di lui".
Cosa ti aspetti dal rapporto con Pioli?
"Sono contento della mia esperienza a Liverpool, ho vissuto grandi emozioni. Ora sono pronto ad aprire una nuova grande avventura al Milan. Il segreto è restare concentrati per dare il meglio di sè e cercare di costruire ottimi rapporti con tutti. Voglio dare il meglio di me stesso per scrivere nuove pagine della mia storia e del club".
Il primo bomber del Milan è stato il belga Louis Van Hege. Vuoi essere il nuovo Van Hege del Milan?
"Non sapevo questo dettaglio della storia del Milan, mi piace sempre conoscere la storia del calcio. Posso promettere che darò il massimo. Il bello del calcio è che non sappiamo ciò che avverrà domani e i tifosi ci seguono anche per questa particolare magia. Spero che potremo scrivere nuove pagine importanti della nostra storia insieme".
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