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Conferenza stampa Fonseca: “Con la Roma partita speciale, su Pulisic…”

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Paulo Fonseca è intervenuto in conferenza stampa e ha parlato in merito alla partita di domani tra Milan e Roma
Stefania Palminteri Redattore 

Paulo Fonseca ha terminato poco fa la consueta conferenza stampa in vista della partita di domani tra Milan e Roma. Di seguito ecco le sue parole.

È la prima volta che da allenatore avversario affronta la Roma. Se lo immaginava così?

"Sì, la Roma è la Roma. È un gran club, una grande città. Hanno una grande squadra con buoni giocatori e con un grande allenatore che ha vinto tanto. Tornare qui in Italia e giocare contro la Roma è speciale per me. Ho amici lì, ma domani quando entrerò in campo per giocare sarà come tutte le altre squadre e la voglia di vincere, di fare una buona partita. Per 90 minuti ho solo un pensiero, vincere".

Ci fa un bollettino medico?

"Mi aspettavo che potessimo avere Pulisic. Sta bene ma questi ultimi due giorni ha un problema alla caviglia, che è un altro. Non si è allenato con noi. È un problema sorto durante il processo di recupero, non è pronto per domani, neanche per la panchina. Non per il problema precedente ma questo nuovo che è sopraggiunto. Loftus sta molto meglio, penso che la prossima settimana potrà essere una soluzione. Morata sta bene, è pronto per giocare. Bennacer sta bene, è molto motivato: non ha la condizione fisica per fare i 90 minuti, ma è pronto per giocare e giocherà. Sono sicuro che giocherà. Musah e Leao sono più in ritardo, nel recupero, vediamo se possiamo recuperarli per la Supercoppa. Avremo 11 giocatori (sorride, ndr)".

Come sta Theo?

"Noi abbiamo fatto allenare Theo in questi giorni, ha bisogno di recuperare fisicamente. È vero, che penso anche lui ha la consapevolezza che può fare molto meglio. Ma onestamente in questi due ultimi giorni, che abbiamo lavorato insieme e abbiamo parlato, sono veramente positivo su Theo: vediamo come sarà. Sono positivo principalmente per questi ultimi due giorni".

Due giorni non bastano per vederlo titolare domani?

"Dobbiamo aspettare e vedere".

Come cambia con Jimenez al posto di Leao?

"Sono giocatori diversi, Rafa è più forte nell'uno contro uno. Jimenez è veloce, magari gioca più per il cross e l'assist. È diverso. Ma anche Jimenez è un giocatore di iniziativa individuale. Non posso fare grandi paragoni sui giocatori, lui si è trovato bene in questa posizione. Ho una certezza per domani: Jimenez giocherà. Vediamo come esterno o terzino".

Milan Roma la sfida delle più grandi deluse del campionato?

"No, non la penso così. Non ho questo feeling. Siamo lontani dalla fine del campionato. Dopo penso che se facciamo un paragone con altre squadre dire che solo Roma e Milan stanno deludendo è troppo".

È contento di Abraham?

"È vero che i giocatori hanno alti e bassi. Ha avuto un gran periodo quando ha giocato con Morata, poi è stato meno bene. Ma sono soddisfatto di Abraham".

Cosa ha chiesto a "Pai Natal"? Un centrocampista titolare? Come commenta la possibile uscita di Tomori?

"Stiamo pensando a tutte le situazioni. La società sta attento. I cambi che faremo li faremo con la consapevolezza di quello che è meglio per la squadra. Ma ora sono molto concentrato sulla prossima partita e sulla supercoppa. Di Tomori non ne abbiamo parlato, per me è una novità. È una situazione normale che se abbiamo bisogno di parlarne allora ne parleremo".

Il mese di gennaio, tra Serie A, Champions e Supercoppa, è decisivo per la squadra e per lei? Cosa non vuole vedere nel 2025?

"Non è difficile capire cosa voglio vedere nel 2025: una squadra con un atteggiamento più consistente. Penso al mese di gennaio come decisivo? No. È un gennaio pieno, troppo pieno. E allora devo pensare ad una partita alla volta. Ora penso solo alla Roma, dopo questa partita comincio a pensare alla Supercoppa. Se vado troppo avanti col pensiero non si possono fare bene le cose".

Cosa intende per consistente?

"Noi stiamo parlando di una squadra che ha fatto partite in cui ha dimostrato cosa può fare bene. Senza queste partite potevamo pensare ad un problema. La squadra invece ha dimostrato capacità in partite difficili. Ma penso che la squadra non veda le partite tutte allo stesso modo e questo è il problema. Oggi siamo qui a parlare di un Milan che non sta bene, ma se abbiamo due punti in più delle partite contro Genoa e Cagliari magari non se ne parlava tanto. Ma questo è successo perché la squadra non è consistente nell'affrontare gli avversari: quando non gioca contro grandi squadre pensa che sia facile. È questo che dobbiamo cambiare, in questo dobbiamo essere consistenti, guardare tutte le squadre allo stesso modo e non perdere punti dove non dobbiamo perderne. È una questione tattica? No. È una questione tecnica? No. È un problema di adesso? No. Stiamo cercando di fare tutto quello che possiamo fare. Abbiamo provato di tutto? No, perché continuano a succedere questi momenti. È una grande sfida. Sono sicuro che troveremo la strada giusta".