Il giornalista Paolo Condò analizza su Repubblica la volata scudetto fra Inter, Milan e Napoli.
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Condò: «Inter indebolita dall’anno scorso, ma al Milan serve ancora Ibra».
Il giornalista Paolo Condò ha analizzato su Repubblica la volata scudetto fra Inter, Milan e Napoli, sempre più aperta.
La sua analisi: "A lungo si è creduto che l’Inter fosse riuscita nell’incredibile impresa di migliorare malgrado la perdita di Conte, Lukaku e Hakimi (ed Eriksen), ma era un giudizio frettoloso. A due terzi del torneo i campioni d’Italia hanno dai 5 agli 8 punti di ritardo sulla scorsa stagione, com’è normale che sia quando il tuo bilancio di mercato gronda plusvalenze vere". Successivamente aggiunge : "Comunque finisca stasera, il Napoli è l’unica grande in forte progresso. Il Milan di Salerno, distratto e ansioso, si è fatto raggiungere dalla sua ombra, quello della scorsa stagione: 56 punti dopo 26 gare oggi come allora. Non siamo fra i talebani di Ibra, in due anni il lavoro di Pioli ha quasi del tutto affrancato la squadra dalla dipendenza dal suo vecchio fuoriclasse. Quasi. La sua freddezza rimane decisiva contro rivali tecnicamente più scarse ma animate da superiore agonismo. A Udine Ibra c’era, e salvò il Milan. A Salerno sarebbe servito".
La squadra di Stefano Pioli è rimasta bloccata all' Arechi contro la Salernitana. Il match è stato caratterizzato da moltissimi errori difensivi ed anche da cali d' intensità e concentrazione. A livello offensivo la squadra ha creato molto , ma non è riuscita a chiudere la partita. Il solito Olivier Giroud ha fatto a "gomitate" nell' area avversaria, non trovando però la via della rete. Questo pareggio ottenuto ha comunque fatto sorridere i rossoneri, poiché i cugini nerazzurri sono usciti sconfitti 0-2 dalla gara contro il Sassuolo. La classifica ad oggi parla chiaro, Milan in vetta alla classifica a 56 punti, Inter 54 ( con una gara da recuperare) e Napoli 53 che stasera dovrà affrontare il Cagliari.
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