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Condò: “Scudetto di chiarezza. Leao da blindare, Tonali campione”

Redazione Il Milanista

Paolo Condò, noto giornalista ed opinionista di SkySport, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di MN.

Paolo Condò, noto giornalista ed opinionista di SkySport, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di MN sui tanti temi riguardanti il mondo Milan.

A due settimane dallo Scudetto rossonero: trofeo meritato?

"Il Milan ha vinto meritatamente lo Scudetto perché chi arriva primo, secondo me, lo merita. Non è giusto fissarsi su un singolo episodio come l'errore di Radu che, visivamente, è più ricordato perché commesso a poche giornate dalla fine, ma nel girone d'andata anche i giocatori del Milan avevano fatto qualche errore che si equivale a quello di Radu. Non è mai giusto, dunque, dire che uno Scudetto sia stato buttato da una squadra, a meno di casi eccezionali (e non è questo il caso): chi arriva primo merita".

Il progetto Elliott ha dato i suoi frutti...

"Ho un grafico sugli ultimi 10 anni del Milan. Si parte dallo Scudetto del 2011, poi un secondo posto e un terzo; poi c'è un crollo con ottavo e decimo posto, una delle fasi più buie della storia del Milan con il compratore cinese. Poi arriva Elliott e si assiste ad una costante risalita: si passa dal decimo posto al settimo, al sesto, due volte quinto, poi l'anno della pandemia con il sesto e poi secondo e poi primo. Nel corso degli ultimi 11 anni il Milan è sceso ai suoi minimi storici, per poi risalire impetuosamente, dall'arrivo di Pioli in poi, grazie alla chiarezza e alla coerenza del progetto milanista".

Primo passo deve essere il rinnovo di Maldini e Massara.

"Non è neanche da discutere. Sono rimasto stupefatto dal leggere l'intervista di Maldini, tanto che ho pensato che fossero parole strategiche affinché la catena di comando rossonera non si riempisse di un nuovo anello. Bisognerà capire per il futuro il ruolo di Gazidis; oltre a lui, ci sono anche Maldini e Massara e se c'è qualche ruggine se la risolveranno tra loro... Ma se dovesse arrivare un mister X le gerarchie cambierebbero ed è legittimo che la nuova proprietà possa piazzare un suo AD. È importante che la direzione resti sdoppiata: a Maldini e Massara la parte sportiva, a Gazidis o mister x la parte finanziaria. Sarebbe talmente un'enormità fare a meno di Maldini, dopo un successo del genere e una dimostrazione di capacità del genere, che... non posso neanche pensarci ad un Milan senza Maldini...".

Calciomercato Milan: dove interverrebbe?

"Devo fare una premessa. Affronto questo tema parlando di qualsiasi club, ma ho una posizione definita: mi piacerebbe che ci fossero dei calciatori italiani a giocare la Champions League. Chiarisco: io racconto e descrivo i singoli club, ma ho a cuore gli interessi del calcio italiano nella sua globalità. Io desidero che Scamacca giochi in Champions League, vorrei che Raspadori facesse lo stesso, ma per citare due nomi eh... Zaniolo? Zaniolo gioca già in Europa, magari anche in una più importante. Abbiamo visto i giovani dell'Italia di Mancini e, secondo me, sarebbero tre volte più forti se giocassero abitualmente in Champions League. Poi ben venga Origi, per carità, anche se ha giocato poco ultimamente considerando l'attacco del Liverpool... Ma vorrei vedere Scamacca centravanti del Milan o dell'Inter, del Napoli... Vorrei che i grandi attaccanti - faccio il nome di Scamacca e mi fermo lì - si mettessero alla prova in questo palcoscenico; su Scamacca sono abbastanza convinto che non la fallirebbe: al Milan da titolare farebbe 25 gol in una stagione in tutte le competizioni".