Ai microfoni di MilanNews.it è intervenuto l'ex difensore del Milan e della Nazionale Fulvio Collovati. Ecco le sue parole:
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Collovati: “Milan, non può bastare il solo Leao. Serve il tocco magico di Ibra”
Ecco le parole dell'ex rossonero Fulvio Collovati ai microfoni di MilanNews.it
I risultati ottenuti dai giocatori con le proprie Nazionali – mi riferisco ad esempio agli italiani eliminati contro la Macedonia o a Bennacer che con la sua Algeria al 124esimo perde la possibilità di andare al Mondiale – possono influire sulle prestazioni degli stessi e dunque sul risultato finale di Milan-Bologna?
“No, assolutamente no, perché altrimenti i buoni risultati in campionato di alcuni giocatori avrebbero dovuto influire positivamente sulla nostra Nazionale. Penso a Berardi che col Sassuolo ha fatto vedere di essere in ottima condizione e poi con l’Italia non è riuscito a fare gol pur facendo una buona partita. La Nazionale è una storia a sé e il campionato è un’altra cosa. Il migliore dell’Italia contro la Turchia è stato Tonali, che insieme a Bennacer è il trascinatore del centrocampo del Milan. Hanno gioventù, tecnica, aggressività, hanno tutto. Sono forti anche di testa per lasciarsi alle spalle le rispettive Nazionali e pensare adesso al Milan”.
È arrivato per Ibrahimovic il momento di tornare titolare o Pioli si affiderà ancora a Giroud per giocare dall’inizio?
“L’ho detto già altre volte che il Milan per questo finale di stagione deve ritrovare il miglior Ibrahimovic. Non può bastare sempre il colpo di Leao o magari ritrovare Rebic. Nelle partite decisive serve il tocco magico di Ibrahimovic. Inizialmente penso che Pioli sceglierà ancora Giroud perché comunque sta bene e in Nazionale ha anche segnato, ma quando dico che i rossoneri devono ritrovare Ibra, lo dico anche per i minuti finali, per una mezz’ora, perché la sola presenza dello svedese può essere decisiva”.
All’andata fu una partita con tanti colpi di scena che il Milan vinse 2-4. Pensa che lunedì si vedrà nuovamente un match spettacolare o sarà una sfida più bloccata?
“Il Bologna non è una squadra che gioca un calcio bloccato e difensivo, questo è merito della mentalità del suo allenatore Sinisa Mihajlovic, a cui faccio un grande in bocca in lupo nella speranza che possa battere in maniera definitiva questo male che lo ha colpito. Giocano sempre un buon calcio. Il Bologna è una squadra che dietro concede, e dunque il Milan dovrà essere bravo a sfruttare le occasioni che gli capiteranno dato che gioca anche in casa”.
A quale giocatore del Bologna la retroguardia rossonera deve prestare maggiore attenzione?
“Sicuramente Arnautovic perché è il terminale offensivo della squadra, ma non solo lui. Il Milan deve stare attento anche agli inserimenti di altri giocatori come Soriano o Orsolini. Secondo me Arnautovic è l’uomo più importante dei rossoblù, e dunque ci vorrà parecchia attenzione su di lui”.
Date le sfide Juventus-Inter e Atalanta-Napoli, può essere un turno importante per il Milan in chiave scudetto, qualora ovviamente il Diavolo vincerà contro i felsinei?
“È chiaro che sulla carta il Milan deve vincere perché ha la partita più semplice e la gioca anche a San Siro. Non dico che può essere una giornata decisiva, ma quasi. Vero è che mancheranno altre 7 partite poi, ma se il Milan dovesse guadagnare altri punti sulle dirette concorrenti prenderebbe un buon vantaggio. Questo però è un campionato molto strano. Vedi l’Inter che nelle ultime 7 partite ha fatto 7 punti. Vuoi la pandemia, vuoi gli infortuni e quant’altro, questo è un campionato anomalo. Il Milan dovrà sfruttare questo turno casalingo perché le altre squadre hanno sfide molto più difficili”.
Ad oggi, che percentuale ha il Milan di vincere lo scudetto?
“In questo momento credo che i rossoneri abbiano un 5-10% di possibilità in più di vincerlo rispetto al Napoli e un 20% rispetto all’Inter”.
Cosa ne pensa di Livio Marinelli, ennesimo giovane arbitro mandato ad arbitrare in questa Serie A una partita del Milan a San Siro?
“Francamente non capisco queste polemiche dei giorni prima. Quando viene designato un arbitro, solo in Italia non va mai bene. Lasciamolo arbitrare e vediamo, oltretutto c’è anche il Var che aiuta gli arbitri in campo. Mi piace discutere degli episodi il giorno successivo la partita, ma per partito preso non critico gli arbitri. Anzi, se devo dirla tutta, in questo momento critico più il Var che chi effettivamente è in campo”.
In che settore secondo lei il Milan ha bisogno di rafforzarsi maggiormente in vista della prossima stagione?
“Dico un giocatore per ruolo. Un difensore centrale dato che – come sembra – perderà Romagnoli. Poi ci sarà, mi auguro, il ritorno di Kjaer. Hai Tomori e Kalulu che stanno facendo bene, ma un difensore serve e la società sta lavorando su Botman. Poi perdi Kessie e quindi un centrocampista ti serve. Forse anche due però perché c’è da valutare la questione Bakayoko. Tonali e Bennacer sono punti fermi. Poi una punta. Vedremo se Ibrahimovic continuerà a giocare oppure no. Il mercato è fatto apposta per rafforzarsi in tutti i ruoli e non in uno specifico. Nelle scorse sessioni, il Milan ha lavorato intelligentemente e lo ha dimostrato con l’acquisto del portiere Maignan".
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