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Il Presidente della UEFA Ceferin con la Champions League
MILANO - L'annuncio della Superlega ha creato scompiglio sia a livello nazionale che a livello europeo. Il nuovo campionato ha 12 club fondatori tra cui i tre top club italiani Milan, Inter e Juventus.
Ma questi padri fondatori hanno incassato molte critiche nelle ultime ore come dal presidente della Uefa Ceferin che ha lanciato un duro e pensate attacco nei confronti del presidente bianconero Andrea Agnelli e dell'Amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis definendoli: "serpenti e bugiardi". Ecco le sue parole:
Ecco le parole del Presidente della UEFA Aleksander Ceferin:"Vorrei ringraziare tutta la famiglia del calcio, anche i club, tranne quei 12. E grazie ai governi. Questa idea è uno sputo sul viso di quelli che amano il calcio. Non lasceremo che ci portino via il calcio. Le squadre competono per merito, non per decisione di pochi avidi Uefa e calcio sono uniti contro questa proposta orribile di pochi club che seguono l'avidità. Come annunciato i giocatori che parteciperanno a questa lega chiusa non potranno giocare ai Mondiali e agli Europei. Quindi facciamo appello a tutti di unirsi a noi perché questo piano non vada in porto. Le riforme che stiamo per annunciare credo siano un miglioramento, oggi la Uefa già distribuisce il 90% dei ricavi reinvestendo nel calcio. La Uefa non è solo questione di soldi, la Super League sì, protegge gli interessi di una dozzina, non vorrei chiamarla una sporca dozzina. La Champions senza quei 12? Certo, è possibile. Faremo la nuova Champions con o senza di loro. Stiamo valutando con i nostri legali, è presto per dare soluzioni ma ovviamente applicheremo tutte le sanzioni che potremo. Ma secondo me il prima possibile dobbiamo sospenderli dalle nostre competizioni. Ho detto che non potranno giocare le nostre competizioni ma non ho detto quando... in realtà se c'è una cosa fuori legge è la Super League... Forse non abbiamo pensato che ci fossero dei serpenti nella nostra squadra, ma vedremo cosa succederà. Non parlerò di cifre ma una cosa la posso dire: la Super League bolle in pentola da molto prima del Covid, Perez e Agnelli la progettavano da tempo. Avevamo delle proposte di aiuto ma Agnelli mi ha detto che non c'è n'era bisogno, né avremmo riparlato. Si tratta solo di avidità e narcisismo di alcune persone. Da Infantino c'è sostegno completo, domani farà una dichiarazione. La nostra è una competizione aperta, ci si può qualificare. Questa sarebbe chiusa, non si può fare un paragone fra le due".
Sulla sua rabbia - "Penso la avrei anche se non fossi presidente, lo sono perché vedo che questo gruppo vuole privare la società del calcio, non gli interessa che il denaro ma saranno famosi nel male. Tutti stanno parlando male di loro, ora sappiamo chi sono veramente queste persone. Da un lato sono arrabbiato, dall'altro contento perché ora è tutto chiaro. Qualche anno fa la Juve era in B, lo United prima di Ferguson dove era? Queste posizioni cambiano, ma se si qualificassero non avrebbero bisogno di una Super Lega. Non so se saranno escluse dai loro campionati, vedremo. Noi lavoriamo con la legge. Il mio messaggio è di pensare che il calcio è importante per i tifosi, non sono i profitti, non sono persone povere ma persone che vogliono sempre di più... Per me non è una questione di profitti, la Uefa avrà sempre ricavi, per noi il denaro non è tutto ma per loro ì. Posso capire che abbiano avuto delle pressioni ma c'è spazio per tornare indietro, rispettare i tifosi"
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